Cioccolato fondente e passito – I riti di A Ruota Libera
Passata la Pasqua meglio non abbandonare del tutto il cioccolato. Il prof. Del Toma consiglia il consumo quotidiano di un massimo di 50 grammi di cioccolato fondente di cui ormai sono proclamate le qualità, ma ricorda che non è un medicinale che cura le malattie e quindi abbuffarsene non è mai positivo. Bisogna dunque stare attenti alle esaltazioni che le riviste fanno delle sue proprietà. (Noi quasi come un rito ne consumiamo almeno 50 grammi al giorno, ne guadagniamo in buon umore e in prevenzione. Il nostro preferito è fondente all’80%, una vera goduria per il palato, specie quando lo accompagniamo con un buon vino passito siciliano). Twitter: @liboriobutera
Mode e tendenze – Si beve meno a tavola, ma di più lontano dai pasti
In Italia si beve sempre più fuori pasto, spesso e volentieri abusando dell’alcol. I consumatori meno consapevoli sono giovani e anziani. Questi i dati emersi dal rapporto Istat sull’uso e abuso di alcol, pubblicato in occasione della “Giornata mondiale per la prevenzione dei rischi legati all’abuso dell’alcol”. Secondo la Cia, però, queste statistiche vengono associate con troppa facilità al vino, che “paga una condanna indiscriminata del bere”: il suo consumo negli ultimi trent’anni si è praticamente dimezzato. Per Confagricoltura occorre quindi “insistere sull’educazione a un modo di bere moderato e consapevole legato ai pasti”. Dal canto suo l’Osservatorio permanente su giovani e alcol sottolinea invece il dato confortante che i…
Salute e benessere – Ecco le diete che ingrassano
Se il risultato di una dieta è incerto, quello di una cattiva alimentazione è sempre certo. Su Panorama Damiano Iovino elenca i quattro modi infallibili per ingrassare: mangiare poco per tutto il giorno e abbuffarsi alla sera; bere più di mezzo litro di vino (o tre o quattro birre) al giorno; utilizzare barrette dietetiche al posto dei pasti e mangiarne due o tre (che è come mangiarsi due o tre pasti completi); affidarsi a diete iperproteiche e poi smettere riprendendo le vecchie abitudini e i chili persi (con gli interessi). E proprio su quest’ultimo punto avrebbe qualcosa da ridire il dietologo francese Pierre Dukan che oggi è protagonista di un…
I Blogger del vino, Paolo Massobrio li promuove?
Nelle degustazioni e anteprima si affaccia una nuova genia di critici: i blogger. Paolo Massobrio su Terre del Vino fotografa il cambiamento della critica dove sempre più forte si fa la voce di questi nuovi protagonisti, una razza quasi all’opposto dei tanti “giornalisti senza penna” che “girano e chiaccherano, anelando al cartone di vino da caricarsi in macchina. “I blogger – scrive Massobrio – sono diversi, perché il vino lo assaggiano veramente, hanno un approccio serioso, degustano quantità esagerate” però “in quanto ai giudizi hanno il problema di risultare sempre impietosi, ipercritici anche quando non serve”. E’ questo un “elemento di insicurezza e anche di gioventù” con il rischio però…
Crisi – I grandi chef aguzzano l’ingegno
La crisi aguzza l’ingegno e non mancano i ristoratori che lanciano proposte nuove per attirare i clienti. Bella l’iniziativa promossa al Four Season di Milano di un corso dove lo chef Sergio Mei insegnerà alcuni grandi piatti, mentre l’esperta di bon ton Giorgia Fantin Borghi illustrerà come preparare la tavola e accogliere gli ospiti. Altri ristoratori, sempre a Milano, puntano sul low cost e lanciano il menu Monti. Tra gli esempi Claudio Sadler dell’omonimo ristorante (nella foto a Golosaria Milano) che nel suo menu dedicato al premier (costo 75 euro) ha anche la gallinella in casseruola, Edoardo Ruggiero de “La Brioschina” che nella sua proposta (da 35 euro) punta sulla…
Domenica apre i battenti Vinitaly 2012 e l’Europa discute di Vino
Alla vigilia di Vinitaly che si apre domenica a Verona, la discussione sul vino conquista le pagine dei giornali, a partire dalla preoccupazione per la liberalizzazione dell’impianto di vigneti. In sede europea, infatti, si vorrebbe cancellare con una norma della nuova Pac il divieto di impiantare “vigneti di massa”, che secondo molti (vedi la lettera di Angelo Gaja dei giorni scorsi) aveva permesso di regolare il mercato e far aumentare il valore del vino. Il problema viene sollevato anche sul Corriere della Sera da Giorgio Pinchiorri che scrive: “L’impianto indiscriminato rischia di far sparire alla lunga anche la produzione autoctona” perché vitigni per la qualità e vitigni per la massa…
Quanti punti di PIL vale l’agroalimentare italiano?
Il settore agroalimentare italiano, dal campo alla tavola vale 246 miliardi di euro: il 15% del Pil nazionale. Questi i risultati del confronto tra dati di Federalimentare e il Censimento agricolo Istat, pubblicati su Italia Oggi di sabato. In particolar modo, a mutare, è il settore agricolo che attualmente vale un fatturato di 48,8 miliardi e occupazione per 1milione 200mila unità. A far la parte del leone è il settore della carni con il 19% della produzione agricola complesiva, seguito da ortaggi (15%) e frutta (12,5%). Nell’industria agroalimentare spicca il settore lattiero caseario che vale 14,8 miliardi di euro, seguito da dolciario (12 miliardi) e vino (10,7 miliardi). via Club…
Rivoluzione – Arriva l’uva bicolore
Il vino fa bene anche alle mucche. Gli scarti della lavorazione dell’uva come semi e bucce se inseriti all’interno del mangime aiutano a ridurre le emissioni di metano degli animali e arricchiscono il latte di antiossidanti. La scoperta del Dipartimento Agricoltura dello Stato di Victoria è ripresa sulle pagine di Wine News. Da Israele, invece, arriva l’uva bicolore: con chicchi chiari da un lato del grappolo e scuri dall’altro. Servirà a produrre un vino totalmente nuovo. via Club di Papillon
Sulle nostre tavole prodotti biologici ma che di biologici non sono
Si tratta di una delle più grandi truffe alimentari degli ultimi anni: 700mila tonnellate di prodotti biologici (il 10% del mercato nazionale) sono state messe in commercio con etichette bio senza esserlo minimamente. Questo secondo le stime della Guardia di Finanza di Verona, che ieri ha sgominato una banda di sette truffatori che dal 2007 a oggi hanno immesso sul mercato bio frumento, vino e frutta fresca importati dalla Romania, per un valore di oltre 220 milioni di euro. L‘interesse dei truffatori dimostra, però, la crescita di un settore che in Italia è in forte espansione: 1.113.742 ettari coltivati da quasi 50mila operatori certificati per un mercato da 3 miliardi…
Il vino non fa bene e parte la class action
Una class action contro i produttori di vino e bevande alcoliche. L’iniziativa viene annunciata oggi su Repubblica (da cui è tratto il titolo) da Gianni Testino, vicepresidente della Società di Oncologia, che spiega: “Anche bevendo poco si aumenta il rischio di tumori, basti pensare che il 10% delle patologie cancerogene riscontrate nella popolazione maschile sono dovute al consumo di birra, vino o superalcolici e il 4% nelle donne”. Poi lancia la sua proposta: “Sarebbe opportuno, come per le sigarette, accompagnare la vendita di certi prodotti con l’avvertenza per il consumatore: L’alcol nuoce gravemente alla salute”. via Club di Papillon