La scuola in macerie con le false riforme, di Marco Ramella Trotta
Dopo anni di tagli alla formazione pubblica e di attacchi agli operatori del comparto Un altro anno scolastico sta volgendo al termine e, lo diciamo con dispiacere, non possiamo essere in alcunmodo soddisfatti nel fare il punto della situazione. La scuola pubblica italiana e le scuole del nostro biellese sono in ginocchio dopo anni di tagli agli organici ed alle risorse, attuati senza alcuna tregua da parte degli ultimi governi (di centrodestra, ci sembra giusto ricordarlo). La legge 133/08 (legge Tremonti-Brunetta-Gelmini) ha decretato il licenziamento di 150.000 lavoratori della scuola pubblica: il più grosso licenziamento di massa, deciso per legge, nella storia della Repubblica! I posti persi a Biella Le…
Organici 2013/2014 – Determinazione organico di diritto della scuola primaria
– Nelle classi prime, seconde, terze e quarte a tempo normale, a prescindere dalle scelte fatte dalle famiglie sul modello orario (24 ore, 27 ovvero 30), il numero dei posti si calcola moltiplicando il numero totale delle classi del Circolo/Istituto Comprensivo per 27 e dividendo il totale per 22 (orario di lezione contrattuale). NB: i risparmi derivanti dal calcolo a 27 ore anche nelle classi quarte, piuttosto che a 30 come nello scorso anno, devono rimanere nelle disponibilità di ciascuna scuola. Organici scuola personale docente Anno scolastico 2013/201 – Nelle classi 5°, sempre a tempo normale, si moltiplica il numero totale delle classi del Circolo/Istituto Comprensivo per 30 e si…
Organico 2013/2014. Scuola primaria – La formazione delle classi
– Le classi di scuola primaria saranno costituite, in ciascun plesso, da non meno di 15 e non più di 26 bambini, elevabili a 27 in presenza di resti. – Nelle zone di montagna e piccole isole il numero minimo scende da 15 a 10 bambini. – Le pluriclassi dovranno essere costituite da non meno di 8 e non più di 18 bambini. – Le opzioni possibili sul tempo scuola (sulla base delle richieste delle famiglie) sono: a 24 ore settimanali, a 27 ore con esclusione delle attività opzionali facoltative, a 30 ore, comprensive dell’orario opzionale facoltativo nei limiti dell’organico assegnato, a 40 ore. Tale ultimo modello (ex tempo pieno!!)…
Altri tagli alla scuola, è allarme!
Riportiamo qui su A Ruota Libera un articolo di Italia Oggi che denuncia la possibilità di altri tagli contenuti nella bozza di decreto alla quale stanno lavorando in viale Trastevere. Pare che si vohlia intervenire direttamente sull’orario-scuola e sul contingente delle prossime immissioni in ruolo. di Alessandra Ricciardi Con la riduzione a 27 ore delle lezioni in quarta elementare Per ora la questione è stata posta a livello tecnico. Ma è certo che, continuando così, assumerà ben presto una connotazione politica. Al suo primo decreto sulla determinazione degli organici, il ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, si appresta a presentare il conto, fatto in base alle ricette decise con la manovra Tremonti…
Ancora poco e la qualità della scuola pubblica sarà un ricordo. Ci sono voluti quasi dieci anni, ma siamo a buon punto
di Alessandra De Chirico e Carla Fava Anno 2003: riforma della scuola dell’allora Ministro Letizia Moratti. Seguendo la teoria che una revisione dei programmi era necessaria, che il rapporto scuola-lavoro doveva essere rivoltato come un calzino, che nella scuola elementare il maestro unico sarebbe stata un gran cosa (poi i sondaggi sconsigliarono e non se ne fece nulla), che il “portfolio” (ma chi se lo ricorda più) si doveva fare, la scuola ha cominciato a perdere risorse e qualità. Alla fine è stata “la scuola del meno”. Meno ore di lezione, meno tempi lunghi per le famiglie che lo chiedevano, meno compresenze, meno progetti, meno bidelli, meno persone che si…
Precari scuola – Occupato l’ufficio scolastico provinciale di Palermo
In Sicilia non si placa la protesta del personale precario della scuola e dopo le manifestazioni agrigentine oggi è stata la volta di Palermo. I precari hanno occupato l’ufficio scolastico provinciale di Palermo: l’obiettivo – ci fanno sapere – è quello di ribadire fermamente il no ai tagli che hanno falcidiato la scuola pubblica. No al licenziamento di 7200 persone nella sola Sicilia, per non parlare delle altre regioni. Ma è bene ricordare che la battaglia non riguarda solo i precari, ma la scuola in generale, infatti, i tagli toglieranno ore di insegnamento fondamentali per gli studenti, sia alle elementari, annullando di fatto il tempo pieno, sia alle medie, tranciando…