Qual è il giusto linguaggio per l’enogastronomia?
Il successo dell’enogastronomia porta con sé un linguaggio nuovo, in bilico tra reggia e taverna. Michele Serra su Repubblica di sabato analizza per la prima volta, in maniera linguistica, la nuova moda dell’enogastronomia e denuncia una pericolosa spaccatura: da un lato il barocchismo dei menu “in” che cercano di elencare maniacalmente tutto quanto è presente in un piatto e dimostrano sfoggio di erudizione e ricerca e dall’altro il disimpegno dei programmi di gastronomia in televisione, alla ricerca di un linguaggio semplice e diretto, che rischia però di dimenticare la sua importante radice popolare. Quale dunque la via d’uscita? “Si impara – scrive Michele Serra – che eccellenti locali hanno menu…