Mozzarelle blu – A volte ritornano
Non si sa da dove provengano, forse dall’estero o forse no, sta’ di fatto che ieri la Squadra mobile di Frosinone le ha sequestrate in due supermercati della citta’. Dai primi accertamenti pare che non siano state prodotte da caseifici locali e si sospetta appunto che potrebbero arrivare dall’estero. Secondo Patrizia Laurenti, docente di Igiene all’Universita‘ cattolica di Roma, i rischi per la salute dovuti a un eventuale consumo di ‘mozzarelle blu‘ – sono ”quasi nulli”. Sarà anche vero, ma noi siamo facilmente impressionabili e le mozzarelle le preferiamo nel loro colore naturale, anzi insistiamo affichè la tracciabilità dei prodotti diventi chiara e certa.
Striscia la Notizia inguaia il pane (chimico)
Il pane nella bufera. Dopo i servizi di Striscia la Notizia che nei giorni scorsi avevano segnalato la pericolosità dei correttori chimici (i “miglioratori“) nella panificazione, oggi arriva la denuncia di Repubblica (da cui è tratta la foto): sulle nostre tavole arriva tanto pane dell’Est congelato. Gli importatori sfruttano infatti la normativa italiana che permette di non segnalare la provenienza del pane confezionato in etichetta, così, a oggi, secondo Federpanificatori, il 20% del pane venduto nei supermercati arriva dalla Romania e dalla Bulgaria; una cifra confermata indirettamente anche dalla Coldiretti secondo cui nell’ultimo anno le importazioni di prodotti a base di cereali dalla Romania sono più che raddoppiate. Motivo di…
Yogurt senza latte? A rischio la qualità!
E’ arrivato, dopo le polemiche delle scorse settimane, il via libera della Commissione Agricoltura della Camera alla direttiva Ue sull’utilizzo per i vasetti di yogurt di latte conservato, parzialmente disidratato. Viene però escluso in modo tassativo l’utilizzo di quello in polvere. Sul piede di guerra le organizzazioni agricole e dei consumatori: secondo la Coldiretti il rischio principale è quello di un netto crollo della qualità, mentre la Federconsumatori punta il dito contro la produzione di latte concentrato a partire dal prodotto ritirato dai supermercati pochi giorni prima della scadenza. via Club di Papillon
Dal prossimo gennaio al bando le buste di plastica!
Dal prossimo primo gennaio non potranno più essere prodotte o messe in commercio le buste di plastica, perché non biodegradabili e dannosissime per l’ambiente. Il ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando ad un provvedimento secondo il quale si darà modo ai supermercati e ai negozi di smaltire le scorte. Una busta di plastica rimane nell’ ambiente dai 15 ai mille anni. Inoltre si calcola che ogni italiano ne consumi circa 300 sacchetti di plastica l’anno. (totale di 20 miliardi all’anno). E’ un bel successo per la natura, gli animali e l’uomo.