ALLARME – Il ministro Carrozza vuole riformare gli Istituti Tecnici e professionali e tagliare di un anno il liceo!
La ministra è arrivata in punta di piedi, assieme a Letta, ha giurato sulla testa dei figli di non tagliare un Euro alla scuola e invece, come al solito (tanto gli italiani hanno l’anello al naso… n.d.r.), annunciano e avviano sperimentazioni di facciata: licei di soli 4 anni sperimentati qua e la nel Paese e – udite udite – un’altra riforma dei tecnici e professionali che, ricordiamo, quest’anno si completa con le quinte la già disastrosa riforma Gelmini. Quali sarebbero le criticità di quest’ultima? Secondo la Carrozza l’incremento delle ore di compresenza? Proprio così! Proprio garzie alla riforma Gelmini queste ore si sono ridotte al lumicino, snaturando gli Istituti Tecnici…
Rinnovo del CCNL della Scuola 2014 – I punti critici: carriera e 24 ore settimanali
Si prepara una lunga vertenza nella scuola per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto nel 2009. Due saranno i punti critici sui quali il Governo, per il tramite dell’ARAN, attaccherà il cuore del CCNL: l’orario di sevizio settimanale dei docenti della secondaria, per aumentarlo a 24 ore, e il superamento della progressione di carriera parametrata ora sull’anzianità di servizio, con l’abolizione degli scatti automatici. Ci sarà un lunghissimo tra e molla che durerà mesi e mesi, su questi due fattori! Quale il finale? Credo che si arriverà a una situazione di compromesso, naturalemente, all’italiana: girando e rigirando la palla di vetro si potrebbe vedere la riduzione degli scatti…
E’ importante far conoscere all’opinione pubblica come si diventa insegnanti e quanto sia mortificante il percorso
Pubblichiamo il resoconto del Comitato di Agitazione Permanente delle Scuole Biellesi ¨ E’ forte la perplessità relativa ai percorsi di valutazione sia per le/gli insegnanti che per alunni e studenti con i tests Invalsi. Se questi servono a stabilire la qualità delle scuole e del lavoro docente siamo alla follia: non c’è scientificità, non c’è relazione tra “saperi-competenze” e condizioni ambientali e sociali. Nessuno si sottrae dalla necessità di essere valutato, ma tutte/i chiediamo (in virtù dell’esperieza concreta) di essere coinvolte/i nei processi di decisione e individuazione dei percorsi di valutazione! Dobbiamo ritornarci con osservazioni più specifiche; ¨ ancora sui BES. Questi deveno essere gestiti dall’intero Consiglio di classe. Nessun…
Creolina nelle scuole: la punta dell’iceberg del malessere giovanile?
La scuola, un tempo, iniziava il primo di ottobre. Un tempo nelle scuole si respirava qualcosa, ma NON era l’odore pungente della creolina. Si respirava rispetto, voglia di studiare, speranza di crescere, di divenire “qualcuno”, o, magari, soltanto “se stessi”, attraverso la cultura. Era una illusione? Non mi sento di assentire. Per quanto la mia età dovrebbe tenermi a distanza dalla mia giovinezza, questo non è mai, fortunatamente, accaduto. C’è in me una parte di quella ragazzina che non amava andare a scuola la mattina, ma credeva nella cultura e ci andava lo stesso. Di quella ragazzina che tornava a posto di corsa al suono delle chiavi che il professore…
Le sanzioni disciplinari di Brunetta non si applicano ai docenti, lo stabilisce una sentenza
Sanzioni disciplinari, Il decreto Brunetta non si applica ai docenti: per gli insegnanti, i dirigenti scolastici non possono andare oltre la censura. Le sanzioni disciplinari previste dal decreto Brunetta non si applicano ai docenti. E dunque, la sospensione dal servizio inflitta al docente dal dirigente scolastico è nulla per violazione del principio di legalità. Lo ha stabilito il Giudice del lavoro di Potenza con una sentenza depositata in 4 ottobre scorso (590-2013) accogliendo un ricorso patrocinato dalla Gilda degli Insegnanti di Potenza. La pronuncia fa il paio con la sentenza del Tribunale di Torino (1434/2013) con la quale il giudice ha spiegato all’amministrazione che i dirigenti scolastici non hanno titolo…
BES e Invalsi, nelle scuole monta la protesta
Nell’incontro del Comitato di martedì 1 ottobre si sono messe in evidenza alcune questioni: 1. permangono smarrimento e tensioni a causa della moltiplicazione dei percorsi di ingresso nel mondo della scuola; 2. il disappunto a proposito dei testi invalsi, in particolare per la ricaduta sulla “valutazione” del lavoro docente e sulla scarsa validità scientifica di queste prove. Potremmo ipotizzare di predisporre un elenco dei possibili percorsi di ingresso nel mondo della scuola e/o raccogliere storie di docenti precari che narrano la loro vicenda… Inoltre diventa urgente, in questa fase di Collegi dei docenti in tutte le scuole, la necessità di confrontarci sui BES. Gli interventi educativi speciali stanno diventando una…
Pubblichiamo il servizio di La7 sul precariato scolastico
La7 si è occupato di precariato realizzando un servizio con i precari di Torino.
Scuola – Il reclutamento negli anni
Riceviamo e pubblichiamo Nella violenta diatriba tra abilitandi PAS e abilitati TFA è necessario considerare alcune questioni relative all’attivazione dei PAS e alle prospettive di reclutamento degli insegnanti. Per prima cosa non possiamo dimenticare che le SISS sono state chiuse nel 2007. Non ci sono state molteplici opportunità di passare i test, come spesso si sente affermare. C’è stata una sola possibilità dopo cinque anni, oltretutto viziata da abbuoni di domande (fino a 26 domande in alcune discipline) che hanno riammesso chi era stato escluso in prima battuta ed escluso chi aveva risposto giustamente alle domande iniziali, per poi vedersi scavalcato da centinaia di riammessi. In base dunque a un…
Rischi e pericoli nelle scuole italiane. Il corso obbligatorio sulla sicurezza ed il Vesuvio che Nakada Setsuya indica come pronto ad esplodere.
Siamo lì, seduti nelle nostre sedie nell’aula preposta, per la “formazione sulla sicurezza”. Bene. Sappiamo, difatti, che il d.lgs. n. 81/2008 (tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), ha introdotto una novità rispetto al d.lgs. 626/94: la partecipazione obbligatoria da parte dei lavoratori alla formazione sulla “Sicurezza” organizzata dal datore di lavoro. Sia mai volessimo mancare! D’altra parte sappiamo che “Il Dirigente Scolastico, nel caso specifico, che non abbia ottemperato alla predetta disposizione è punito: -“e) con l’arresto da quattro a otto mesi o con l’ammenda da 2.000 a 4.000 euro”(art. 55, c. 4, lett. e).”- Intanto nelle scuole italiane, specialmente al Sud, serpeggia lo scontento giacchè,…
USB Palermo: perché una scuola muore?
Perché la Scuola muore? Perché l’IPCL Cassarà, l’unico Liceo Linguistico di Palermo e Provincia, rischia di chiudere i battenti? Perché le sorti di alunni, docenti e famiglie continuano a non interessare il governo regionale e nazionale? La scuola muore quando la politica utilizza la cultura e il sapere per le proprie rendite di posizione, facendone il luogo in cui creare consenso e voti in vista delle elezioni successive, trasformando un luogo sacro come il Liceo in uno spazio di scambio e ricompensa, da abbandonare quando non è più utile alle dinamiche del potere che hanno sostenuto per anni quel luogo. La scuola muore quando la concertazione sindacale manifesta la sua…