In Toscana nasce la prima Banca della Terra
Lo sosteniamo da sempre, il futuro è l’agricoltura e noi siamo nostalgici di quell’Italia rurale fatta di tante cose buone e genuine, ma che cammini di pari passo con la modernità. E proprio in questa direzione sta andando la regione Toscana che ha creato la prima Banca della Terra che si propone per salvare l’agricoltura da una massiccia ondata di abbandono. Tra le scelte di intervento c’è quella di creare cooperative di giovani professionisti per ciascuna delle filiere dell’olio, del vino, dei cereali e del florovivaismo e della zootecnia che si impegnino nella coltivazione di terreni messi a disposizione dagli enti pubblici. Perchè dunque non seguire lo stesso esempio?
Sacred Love
Sebastiano Deva, perchè l’hai fatto? Il Sacred love intendo, il crocefisso avvolto nel profilattico. Nel Corriere della Sera di oggi, leggo che sei un artista napoletano ben quotato, ma non conosco le tue opere – è che non mi piace l’arte contemporanea, quasi sempre dissacrante e nichilista, uno la guarda e già sente che gli si impoverisce l’anima.