Come vanno cucinati i broccoli per non puzzare?
E’ vero che i broccoli e i suoi fratelli puzzano, ma fanno bene, molto bene alla nostra salute e lo racconta a Papillon il dott. Silvio Spinelli che spiega come cucinarli per evitare miasmi e per non disperdere durante la cottura tutte le proprietà salutari. È proprio necessario che si debba appestare l’ambiente domestico per consumare questi vegetali? Possiamo evitare l’effusione di tali miasmi? La risposta è si. Anzi, si deve. I broccoli fanno parte della famiglia delle crucifere, insieme a cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo nero, cavolini di Bruxelles, cime di rapa. Tutte queste verdure sono una fonte preziosa di fitocomposti, vitamine, minerali e fibre dall’effetto particolarmente favorevole…
Siamo sicuri che siano solo i cibi grassi a fare ingrassare?
Fabio Molinari per Papillon, intervista il dott. Silvio Spinelli, ovviamente si parla di alimentazione e salute e delle ultime ricerche scientifiche che in parte spentiscono quelle che fino a poco tempo fa erano certezze assolute. Di quell’intervista abbiamo estratto un primo pezzo sui cibi grassi e la riproponiamo qui di seguito. I cibi grassi fanno per forza ingrassare Da decenni i grassi sono demonizzati, colpa di ricerche che avallano questa ipotesi (almeno in apparenza) e di convinzioni empiriche: se voglio eliminare un po’ di grasso dal mio giro vita, devo ridurre i grassi. Per anni ci hanno anche parlato di calorie, quasi l’uomo fosse una stufa. Con questo metro un…
Intolleranze alimentari e le teorie del dottor Piero Mozzi
Nuovi studi riabilitano le intolleranze alimentari, identificate con una serie di sintomi simili a quelli del colon irritabile (mal di stomaco, mal di testa, depressione, affaticamento). Si tratterebbe in sostanza di un malassorbimento dei carboidrati dall’intestino tenue dove fermentano per azione della flora batterica provocando i disturbi. Tra i principali imputati la frutta, dov’è contenuto più fruttosio che glucosio (come mele, pere e angurie) e verdura come cipolle, carciofi, asparagi, cavoli e cavolfiori, che vanno ad affiancare la già assodata intolleranza al lattosio individuabile tramite la mancanza di un enzima specifico. Per quanto riguarda il glutine esistono studi sulla “gluten sensitivity”, diversa dall’allergia e dalla celiachia. Si tratta di una…
Salute ed Alimentazione – Il cancro vien mangiando e bevendo
Lo denunciamo ormai da anni e continuiamo a farlo ancora. Ciò che quotidianamente mangiamo rischia di essere dannosissimo per la nostra salute e in molti casi addirittura cancerogeno. Noi stessi che cerchiamo di fare attenzione a ciò che acquistiamo non ne siamo immuni, perchè: non siamo in grado di sapere se portiamo sulle nostre tavole cibi OGM; non sappiamo se quel determinato alimento viene prodotto nel pieno rispetto delle regole oppure no; non sappiamo se è infarcito di pesticidi, come ad esempio molta frutta che nell’immaginario cllettivo il suo consumo dovrebbe significare salute. Non conosciamo la filiera e né la storia del produttore. Insomma spesso e volentieri il consumatore è…
Salute e alimentazione – Al ristorante pesce tarocco?
Pesce tarocco nel piatto dei consumatori. Ingannevoli 3 piatti su 4. Per il pesce che si mangia al ristorante, infatti, non è necessaria l’etichetta d’origine. Da qui la richiesta di Coldiretti Impresa Pesca di estendere questo obbligo già in vigore in pescheria ai menu della tavola. Tra i tarocchi più diffusi, provenienti da altri Paesi, quello del Pangasio del Mekong spesso spacciato per Cernia. L’etichetta d’origine al ristorante sarebbe importante anche per evitare quei pesci stranieri soggetti a trattamenti antibiotici che da noi sono invece vietati. Rimanendo in ambito di pesce uno studio condotto dall’Università di Firenze ha dimostrato che nei giapponesi, seguendo un’alimentazione ricca di pesce e di sushi,…
Legambiente lancia un allarme. Pesticidi nel piatto!
Nel rapporto:”Pesticidi nel piatto”, presentato da Legambiente [link] nei giorni scorsi, è emerso un fatto allarmante. Frutta e verdura sono contaminati dai pesticidi. Infatti sono stati individuati il 3 % in più rispetto all’anno scorso di residui di fitofarmaci nell’ortofrutta e nei suoi derivati. I dati ufficiali, forniti da Arpa, Asl e laboratori zooprofilattici rendono l’idea di cosa portiamo a tavola, spesso inconsapevolmente. ” Diminuiscono i campioni di frutta irregolari per residui oltre i limiti consentiti o per molecole non autorizzate, passando dal 2,3% dello scorso anno all’1,2% dell’attuale, mentre aumentano quelli regolari ma contaminati da uno (22%) o più residui (26,4%) che passano nel complesso dal 43,9 al 48,4%.…
Febbre Suina – Virus A/H1N1, nuovi allarmismi?
Nelle ultime settimane si è creato un certo allarmismo in relazione alla diffusione di un virus, denominato A/H1N1. In Messico, focolaio del ceppo, si contano attualmente decine di vittime ma anche negli Stati Uniti ci sono stati alcuni casi, tanto da proclamare lo stato di allerta, come è già accaduto in Sud America. In Europa, per la precisione in Nuova Zelanda, alcuni studenti di ritorno dal Messico sono tutt’ora tenuti in stretta osservazione, anche se il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) con sede a Stoccolma informa :«Nessun caso di influenza da suini è stato registrato in Europa». Il virus che causa nei suini l’influenza è mutato e…
Addio vecchio termomentro
Dal 3 aprile prossimo i termometri al mercurio saranno messi al bando, sono troppo inquinanti, soprattutto se finiscono tra i rifiuti. “Dal prossimo mese – ricorda in una nota l’Unione nazionale consumatori (Unc)
Un risotto saporito con Carnaroli e Salamella Valdostana
Oggi fa caldo, è il secondo giorno che in Piemonte si respira aria di primavera inoltrata. Appena due giorni fa era ancora inverno pieno; pioggia e freddo caratterizzavano le nostre giornate. E proprio questo clima ha consentito a Carlo Zaccaria di realizzare un piatto che solitamente si degusta in inverno, si tratta di un risotto realizzato con Carnaroli D.O.P di Baraggia e con dell’ottima e saporita salamela valdostana. Un piatto ricco di gusto e di calorie. Buona visione.
Donne: non allattate i vostri figli! Almeno chi abita nei pressi di Taranto.
Dopo un’analisi del latte di alcune mamme che abitano in tre diverse zone di Taranto è emerso che il loro latte contiene una concentrazione di diossina e pcb (policlorobifenili) superiore di circa 25 volte la dose tollerabile giornaliera fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità. A confermarlo è stata poi l’associazione di volontariato “Bambini contro l’inquinamento” che attraverso uno studio analogo ha evidenziato che il latte della mamme tarantine ha una concentrazione di diossina del 50% superiore ai livelli “tollerati”. In questo modo – precisano i medici dell’associazione – i bambini rischiano di intossicarsi allattando direttamente al seno materno. Pare che la diossina si trovi in molti prodotti alimentari proprio per questo…