Il governo Letta taglia la scuola – Blocco dei contratti, dell’indennità di vacanza contrattuale, dei salari
Nelle precedenti leggi di stabilità, ex Finanziaria, le risosrse incamerate dai tagli venivano reinvestiti nel comparto attraverso la contrattazione. Il governo Letta per la prima volta è andato oltre. Le economie derivanti dai processi di “razionalizzazione” (tagli al personale) verranno incamerate dalla fiscalità generale. Tradotto in soldoni: i tagli alla scuola finiranno sicuramente altrove. I sindacati si dicono insoddisfatti ed hanno organizzato una giornata di mobilitazione, forse non basta, occorrerebbero iniziative più incisive, ma soprattutto la scuola dovrebbe iniziare a mobilitarsi a prescindere dalla sigle sindacali. La presa di coscienza da parte di tutti dovrebbe avvenire leggendo nel dettaglio tutti i provvedimenti riportati ne documento che pubblichiamo.
Brunetta e le sue castronerie
E’ davvero singolare oltre che ridicolo quanto dichiarato dal ministro Brunetta circa i salari degli insegnanti. E’ ridicolo perché dimostra che in materia, il veneziano Brunetta, è davvero ignorante, nonostante lui stesso sia un impiegato statale o se preferite un docente universitario.
L’intero venerdì 9 contro la politica del governo Prodi, scioperano i COBAS
I COBAS i sindacati di base hanno indetto per venerdì 9 novembre una giornata di sciopero che riguarderà tutti i settori nevralgici del Paese, scuola compresa. Rimarranno fermi per 8 ore i mezzi di trasporto, gli uffici pubblici invece rimarranno chiusi al pubblico. Venerdì 9 novembre rischia di diventare un venerdì nero per il governo Prodi, infatti, il volantino dello sciopero sintetizza bene le motivazioni: «lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private è indetto contro l’accordo del 23 luglio, per la redistribuzione del reddito, la difesa e il rilancio del sistema previdenziale pubblico e dello stato sociale (scuola, sanità, casa, trasporti), l’aggancio delle pensioni alle dinamiche retributive…