L’IMU uccide l’agricoltura e il falso Made in Italy non va finanziato!
La Coldiretti, e prima ancora la Cia, sono scese in piazza a Roma per protestare contro la nuova Imu che colpendo anche fabbricati rurali e terreni agricoli sarebbe un vero e proprio salasso per l’agricoltura. Secondo gli organizzatori della manifestazione la nuova tassa peserebbe per 1,5 miliardi di euro sull’agricoltura, mettendo a rischio la sopravvivenza di 200mila aziende. Tra le testimonianze raccolte sul Corriere della Sera di oggi anche quella di Nunzio Marcelli di Anversa degli Abruzzi, produttore recensito anche sul Golosario, che denuncia come per lui sarebbe un conto di 4mila euro per stalla: una botta che potrebbe costringerlo a chiudere l’attività, una delle poche rimaste sulla montagna. Ancora…
Sulle nostre tavole prodotti biologici ma che di biologici non sono
Si tratta di una delle più grandi truffe alimentari degli ultimi anni: 700mila tonnellate di prodotti biologici (il 10% del mercato nazionale) sono state messe in commercio con etichette bio senza esserlo minimamente. Questo secondo le stime della Guardia di Finanza di Verona, che ieri ha sgominato una banda di sette truffatori che dal 2007 a oggi hanno immesso sul mercato bio frumento, vino e frutta fresca importati dalla Romania, per un valore di oltre 220 milioni di euro. L‘interesse dei truffatori dimostra, però, la crescita di un settore che in Italia è in forte espansione: 1.113.742 ettari coltivati da quasi 50mila operatori certificati per un mercato da 3 miliardi…
Difendiamo il miele italiano!
Non c’è pace per il miele italiano. Dopo la moria delle api adesso è la concorrenza (non sempre leale) a far male ai nostri alveari. La vicenda è riportata da Enrico Fovanna in prima pagina su Qn: le vendite in Valtellina calano a picco a causa della concorrenza estera, dalla Cina (che ha triplicato le forniture) all’Argentina fino ai paesi dell’Est, come Moldavia, Kazakistan, Romania e Ungheria. Il vantaggio nell’acquisto di certi mieli è tutto nel prezzo, molto basso. Però attenzione: “Questo – scrive Fovanna – dipende anche dai processi produttivi che non tengono conto degli standard minimi di sicurezza e igiene. E in passato non sono certo mancati i…
Striscia la Notizia inguaia il pane (chimico)
Il pane nella bufera. Dopo i servizi di Striscia la Notizia che nei giorni scorsi avevano segnalato la pericolosità dei correttori chimici (i “miglioratori“) nella panificazione, oggi arriva la denuncia di Repubblica (da cui è tratta la foto): sulle nostre tavole arriva tanto pane dell’Est congelato. Gli importatori sfruttano infatti la normativa italiana che permette di non segnalare la provenienza del pane confezionato in etichetta, così, a oggi, secondo Federpanificatori, il 20% del pane venduto nei supermercati arriva dalla Romania e dalla Bulgaria; una cifra confermata indirettamente anche dalla Coldiretti secondo cui nell’ultimo anno le importazioni di prodotti a base di cereali dalla Romania sono più che raddoppiate. Motivo di…
Siamo esterrefatti e sconcertati dal contenuto di questa mail
Siamo sconcertati dal contenuto di questa mail che vi invitiamo a leggere, mail evidentemente scritta da persone vicine ad un sottosegretario di questo governo che – a nostro giudizio – pur di attaccare la totalità dei siciliani, non esitano a strumentalizzare un episodio gravissimo e doloroso accaduto in Sicilia. La mail in realtà vuole essere un appello “preconfezionato” da inviare agli organi di stampa per sollevare cosa? Un problema o l’ennesimo attacco gratuito? Come era logico gli organi di stampa l’hanno cestinata. Ve la proponiamo nella sua interezza, per completezza vi informiamo che abbiamo eliminato solo gli indirizzi di posta elettronica in essa contenuti. Carissimo/a Salve a tutti! innanzitutto grazie…
Adesso gli insegnanti italiani invidiano i loro colleghi rumeni
Chi lo avrebbe mai detto che gli insegnanti italiani un giorno avrebbero invidiato i loro colleghi rumeni? Probabilmente nessuno. Però è così, sostanzialmente per due motivi, il primo riguarda il rispetto che hanno del loro lavoro genitori e studenti e il secondo riguarda l’iniziativa del capo di governo Traian Basescu.
NOn ci resta che piagnere!