Il Maestro Manzi, un grande!
Nel 1981 la riforma ministeriale sostituì i voti nella scuola elementare e media inferiore con una scheda nella quale si doveva scrivere un giudizio verbale, il maestro Manzi (il più famoso maestro d’Italia perché dal 1960 al 1968 aveva insegnato a leggere e scrivere attraverso la televisione) si rifiutò di bollare un ragazzo con un giudizio verbale e per questo fu sospeso dall’insegnamento. Personaggio scomodo ma importante, il ministero insistette perché accettasse di scrivere questi giudizi e tornasse a scuola, Manzi accettò e, da allora, sulla scheda di ogni suo allievo scrisse sempre e solo questa frase. UN GRANDE Danilo Ramirez
Anno nuovo, problemi antichi: una scuola stagnante
Rispetto a un anno fa è cambiato il governo, è cambiato il ministro, è cambiato il top management del Miur, ma la scuola è rimasta la stessa. E’ vero che i processi di cambiamento in un mastodontico apparato istituzionale e organizzativo come è quello della scuola italiana sono necessariamente lenti, ma l’impressione è che tutte le principali anomalie strutturali che lo caratterizzano – e questo a prescindere dall’attività dell’attuale Governo – siano rimaste invariate: da una condizione dell’edilizia scolastica mediamente di bassa qualità con punte di fatiscenza a quella di un personale docente invecchiato, con una eccessiva mobilità territoriale e nessuna mobilità professionale; da un’autonomia delle istituzioni scolastiche concepita come…
La moglie del premier Letta: “A scuola c’è un anno di troppo” tagliamolo e risparmiamo sui proff.
Si chiama Gianna Fregonara ed è la moglie di Enrico Letta attuale presidente del Consiglio. Sull’edizione odierna del C orriere della Sera si è lasciata andare in un’intervista che ha svelato le vere intenzioni su ciò che c’è dietro il taglio di un anno di scuola superiore. L’articolo ha come titolo: “A scuola c’è un anno di troppo”, ne evidenziamo un pezzo, quello – nostro modo di vedere – più significativo: “Farebbe la felicità dei ragazzi e, secondo una parte consistente di pedagogisti ed esperti, anche il loro bene – scrive la Fregonara. – Sarebbe una boccata d’ossigeno per le casse dello Stato: risparmio stimato, tre miliardi. Piace ai professori…
Con la scusa dell’Europa tagliano un anno di scuola
La scuola finisce ancora una volta nel mirino del Governo, questa volta la scusa è l’Europa che chiede di avvicinarci ai loro standard, non qualitativi, ma di durata del percorso di studi. Insomma la richiesta di un taglio di un intero anno scolastico che porterà senza dubbio ad un impoverimento delle conoscenze e delle competenze, peraltro già oggetto di tagli passati. Ma ciò che appare strano è la richiesta, ce le aspettavamo di altra natura come, ad esempio, il potenziamento della didattica e il rifinanziamento dell’Istruzione, invece no. A questo punto ci domandiamo che razza di Europa è mai questa? Un’Europa che vuole manodopera poco istruita e proprio dall’Italia? E’…
Riforme assurde – Con la scusa dell’Europa si taglia un anno di liceo e non solo
E’ giunta l’ora dei licei, mentre per gli istituti tecnici e professionali la scure si è abbattuta sui laboratori e sulle discipline tecniche riducendoli al minimo indispensabile, nei licei, dove queste attività non esistono, si taglierà un intero anno. La notizia viene data come una straordinaria sperimentazione che ci avvicinerà all’Europa, in relatà si punta al risparmio e ai tagli che saranno notevoli: si taglierà il personale, si ridurranno le spese generali per lo Stato e alla fine cosa più grave verrà a mancare un intero anno di istruzione liceale. Per tenere tutti buoni, in particolare il personale tagliato, si dirà che verrà utilizzato per costituire l’organico funzionale utilissimo per…
ALLARME! Il ministro Profumo vuole tagliare di 2 anni di scuola
Che i media ormai siano un mezzo di “distrazione di massa” è noto a tutti, tant è che la proposta shoc del ministro uscente Profumo è passata nel silenzio assoluto e senza neanche sapere se il decreto che avvierebbe la sperimentazione sia stato firmato oppure no. Tutti tacciono! Questo, evidentemente, è un Paese che dedica tutte le attenzione al novello grillino che non sa’ in quale banco del Parlamento sedersi e non alle cose vere, quelle che stravolgono la vita dei cittadini. E’ l’Italia bellezza! Andiamo nel dettaglia e vediamo cosa propone Profumo: – Anticipo di un anno del percorso di studio al 5° anno di età del bambino; –…
Il ministro Grilli vuole affossare definitivamente lo stato sociale e la scuola
Il ministro Grilli, il tecnico “impiegato statale” super pagato, ieri sera ospite a Ballarò si è lasciato andare in uno spettacolo trash di stampo brunettiano, cambiano dunque gli attori, ma il copione resta lo stesso. Secondo il ministro i tagli vanno fatti alle forze dell’ordine, alla sanità, ai dipendenti regionali e come al solito alla scuola, quast’ultima, già massacrata dal precedente esecutivo e ridotta a brandelli. La legge 133 del 2008 ha tagliato 8 miliardi di Euro eliminando molte peculiarità professionalizzanti, vedi i laboratori degli istituti tecnici e professionali. A questi tagli si è aggiunta una pseudo-riforma utile solo a mascherare altri tagli, voluta da Tremonti, Gelmini e da quello…
Ancora poco e la qualità della scuola pubblica sarà un ricordo. Ci sono voluti quasi dieci anni, ma siamo a buon punto
di Alessandra De Chirico e Carla Fava Anno 2003: riforma della scuola dell’allora Ministro Letizia Moratti. Seguendo la teoria che una revisione dei programmi era necessaria, che il rapporto scuola-lavoro doveva essere rivoltato come un calzino, che nella scuola elementare il maestro unico sarebbe stata un gran cosa (poi i sondaggi sconsigliarono e non se ne fece nulla), che il “portfolio” (ma chi se lo ricorda più) si doveva fare, la scuola ha cominciato a perdere risorse e qualità. Alla fine è stata “la scuola del meno”. Meno ore di lezione, meno tempi lunghi per le famiglie che lo chiedevano, meno compresenze, meno progetti, meno bidelli, meno persone che si…
L’11 dicembre la Scuola sciopera
La Cgil , per tutta la giornata dell’11 dicembre, ha indetto lo sciopero generale di tutto il comparto della conoscenza – scuola, università, conservatori. La protesta è contro i tagli alla scuola e contro le nuove norme sul contratto. A questo sciopero ha già dato adesione il “Coordinamento precari Scuola”che, ricordiamolo, è formato da diverse associazioni di precari e la maggior parte di esse vicine ai comitati di base. Proprio per questo motivo non ci sorprenderemo se tra le adesioni allo sciopero ci saranno anche le sigle dei sindacati di base, con in testa appunto i Cobas-Scuola. Le rivendicazioni sono le stesse del 3 ottobre: il ritiro dei tagli introdotti…
Iniziativa – Vuoi bloccare la riforma Gelmini? Chiedilo al tuo Senatore!
Come sapete, nei giorni scorsi c’è stata una massiccia campagna mail condotta dagli insegnanti, dalle famiglie e dai cittadini, che chiedeva al Capo dello Stato di non firmare il decreto che taglia di 8 miliardi di euro i finanziamenti alla scuola pubblica italiana, tanti posti di lavoro e gli attuali precari.