Il PIL va giù e con esso anche le pensioni, rischiano anche i dipendenti provinciali
Le brutte notizie non finiscono mai, adesso nel mirino ci sono le pensioni, non quelle corpose e sostanziose, ma quelle di tutti, anche di chi percepisce un assegno talmente povero da non riuscire a comprarsi le stesse medicine. Anni bui, figli di una politica economica non all’altezza di uno dei Paesi che fino a qualche decennio fa era considerato fra i più ricchi al mondo. Le varie politiche economiche più o meno creative che si sono succedute ci stanno portando alla canna del gas. I soldi tagliati allo stato sociale (scuola, sanità, servizi, assistenza ecc.) non sono mai stati investiti nel rilancio economico, ma sono serviti a tappare qualche buco…
L’Italia non è un Paese povero
L’Italia ha l’1% della popolazione mondiale, il 3% del PIL e il 5% della ricchezza. Questa cifre stanno a indicare che l’Italia non è un paese povero ed infatti è il sesto paese al mondo per consumo di Champagne. Il problema consiste nel fatto che il Fisco stima che circa 4 milioni di famiglie conducano un tenore di vita superiore a ciò che dichiarano. E’ stato calcolato che se tutti pagassero le tasse in Italia l’aliquota fiscale potrebbe scendere da 15 a 20 punti percentuali, il paese sarebbe più ricco pur pagando individualmente meno tasse. Con una politica che non sia persecutoria ma di sensibilizzazione alla contribuzione questo paese farebbe…
Milano – Al via la Bit, ecco quanti punti di PIL vale il turismo in Italia
Apre oggi a Milano la Bit, borsa internazionale del turismo, che dovrà affrontare la crisi di un settore che vale circa 12 punti del Pil e crea il 10% dell’occupazione. Il settore, però, nonostante un incremento dei turisti nel 2011 ha registrato una netta perdita di fatturato (1,4 miliardi) soprattutto a causa dei mancati arrivi dall’estero: -7% di americani, -13% di inglesi e -14% di russi. In controtendenza il turismo enogastronomico che secondo il Censis attira ogni anno 5 milioni di gourmet, disposti a spendere 193 euro a testa al giorno, e vale tra i 3 e i 5 miliardi di euro. Una stima troppo approssimativa, dice su Qn la…
Quanti punti di PIL vale l’agroalimentare italiano?
Il settore agroalimentare italiano, dal campo alla tavola vale 246 miliardi di euro: il 15% del Pil nazionale. Questi i risultati del confronto tra dati di Federalimentare e il Censimento agricolo Istat, pubblicati su Italia Oggi di sabato. In particolar modo, a mutare, è il settore agricolo che attualmente vale un fatturato di 48,8 miliardi e occupazione per 1milione 200mila unità. A far la parte del leone è il settore della carni con il 19% della produzione agricola complesiva, seguito da ortaggi (15%) e frutta (12,5%). Nell’industria agroalimentare spicca il settore lattiero caseario che vale 14,8 miliardi di euro, seguito da dolciario (12 miliardi) e vino (10,7 miliardi). via Club…
Governo ed economisti miopi sopprimono le festività laiche
Solo un governo miope in un momento di crisi come questo poteva sopprimere quelle festività che fanno “ponte”, dunque PIL. Ci chiediamo come mai non c’è stato nessun politico che abbia denunciato tale simile imbecillità. Forse perchè la scuola continua a non far notizia o forse perchè dopo anni di bombardamento mediatico sulla scuola difenderla renderebbe impopolare? Sta di fatto che nemmeno le associazioni dei commercianti o Federalberghi hanno detto nulla e dire che a rimetterci per primi sono proprio loro. No ponte, no party. E la Brambilla che fa? Forse è meglio che lei se ne stia zitta. Per ogni docente che resta a casa per un eventuale ponte…
Varata la manovra finanziaria: ci rimettono sempre i più deboli
La manovra, firmata dal Presidente della Repubblica Napolitano, è stata pubblicata già ieri sulla Gazzetta Ufficiale, accolta stamani sui giornali dalle critiche, soprattutto per quanto riguarda la stangata sui piccoli risparmiatori. Ma non tutto è grigio, almeno a leggere Libero di stamattina dove si sottolinea l’entusiasmo già mostrato da alcuni Comuni (in testa Firenze) per la norma che liberalizza in via sperimentale l’attività degli esercizi commerciali con libertà di apertura e orari nei comuni turistici e nelle città d’arte. Secondo uno studio Bocconi del 2009 l’effetto sul Pil di questa liberalizzazione sarebbe del +0,25% se fossero aperti il doppio delle domeniche e +1,5% se fossero aperti 24 ore su 24.…
Assemblea dei precari milanesi – Indiscrezione dal fronte FLC-Cgil di Milano
A seguire alcune delle cose dette dai funzionari FLC CGIL all’incontro con i precari organizzato in Camera del Lavoro di Milano di ieri pomeriggio: – Chi vuole iscriversi al TFA deve farlo TASSATIVAMENTE entro il 14 luglio 2011 avendo naturalmente tutti gli esami universitari in ordine; – Per il “riordino” delle classi di concorso l’FLC chiede la RICONVERSIONE PROFESSIONALE (!!!) e non la cancellazione del suddetto riordino; – Il numero di 65.OOO assunzioni annunciate dal MIUR copre solo una parte dei 90.000 pensionamenti previsti per il prossimo triennio. 230.000 sono i precari inclusi nelle graduatorie ad esaurimento; – Domani (oggi n.d.r.) dovrebbe uscire l’ordinanza di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento;…