Salute e inquinamento – Quanta plastica finisce nel nostro piatto?
Quanto degli imballaggi alimentari finisce nel nostro corpo? Una ricerca dell’Environmental Health Perspectives di San Francisco ha dimostrato che basta non mangiare cibi confezionati per tre giorni per far scendere di due terzi il livello di Bpa (composto usato per indurire la plastica) nel corpo. Un dato che rilancia la preoccupazione di molti scienziati per i danni provocati dall’accumulo quotidiano di queste sostanze. Il Canada già da due anni ha messo fuori legge il Bpa, mentre l’Agenzia della sicurezza sanitaria francese ha messo in guardia dalla stessa sostanza che viene usata anche nei biberon. (la Repubblica, da cui è tratta la foto) via Club di Papillon Twitter: @liboriobutera
Stanezze austriache – Al via i menu politically correct
In Austria si scatena la polemica sui nomi di alcuni piatti tradizionali, dopo la diffusione di una circolare dell’associazione ristoratori che invitava ad apportare modifiche in alcuni piatti storici come la scaloppina degli zingari, il pane dei negri e il moro in camicia. In molti tuttavia hanno protestato e i media bollano il tutto come una polemica dei “professionisti dell’indignazione”. Sul Corriere della Sera di oggi Edoardo Raspelli prova a immaginare cosa accadrebbe se anche in Italia si decidesse una simile epurazione: addio al “marocchino”, ma problemi anche per “grano saraceno” e “boero”, e anche un vino: “il negro e per giunta amaro”. (E che dovrebbero dire i preti con…
[Comunicato Stampa] Aragona – Non c’è Pasqua senza “U Taganu”
Inizia con la video preparazione del Tagano di Aragona, la rubrica di cucina tipica siciliana del portale “Mastica Siciliano” volto alla promozione dello “slow life sicily”. Per “Mastica Siciliano” si intende non solo mangiare i prodotti della nostra terra, quindi a km zero, ma anche parlare il nostro dialetto, vivere e godersi le tradizioni locali e gli eventi, scoprire le nostre bellezze naturalistiche ed architettoniche. “Bisogna Masticare bene Siciliano, cioè rallentare per apprezzarne ogni singolo particolare.” Nel primo appuntamento ad Aragona in provincia di Agrigento è stata realizzata la videoricetta del “Tagano”, specialità culinaria tipica del paese che prende il nome dal particolare tegame di terracotta in cui viene preparato…
Torino – Chiuso ristorante clandestino
Chiuso a Torino il ristorante clandestino che era stato recensito nella primavera 2007 da Silvana Delfuoco su Papillon. La notizia rimbalza oggi su Repubblica e La Stampa: in via Francia, 52 i Nas hanno scoperto un alloggio di 120 metri quadri dove si svolgeva, senza permessi, l’attività ristorativa, con tanto di camerieri (pagati anch’essi in nero) e menu a prezzo fisso (30 euro). Il ricavato, secondo il responsabile Mario Sarre (che è anche editore e curatore di un corso di giornalismo), sarebbe servito a finanziare una casa famiglia gestita dall’associazione Hospitalitas a cui era legato anche il ristorante. Su Repubblica gli investigatori dichiarano che l’attività ristorativa era aperta da almeno…
Pensare aiuta a dimagrire
Arrivare al giusto livello di sazietà è semplice: basta concentrarsi sul cibo che si ha nel piatto. Secondo uno studio dell’università di Harvard, non distrarsi mentre si mangia permette al cervello di cogliere prima i segni della sazietà. Inoltre, anche mangiare lentamente aiuta: sempre in questo studio viene affermato che ci vogliono circa 20 minuti prima che la mente trasmetta il senso di sazietà. Il punto sta nel saperli gestire al meglio. via Club di Papillon
Gli USA mandano in pensione la piramide alimentare
Gli Stati Uniti mandano in pensione la vecchia piramide alimentare. Nella nuova campagna fortemente voluta dalla first lady Michelle Obama il classico disegno a blocchetti verrà sostituito da un piatto nutrizionale, o “piatto della cena“, che avrà la forma di una torta a spicchi di quattro semplici colori, dove le due fette più grandi, che copriranno oltre il 55% del totale, rappresenteranno vegetali e frutta, mentre gli altri due spicchi includerano carboidrati e proteine con una precisa distinzione, che – secondo i nutrizionisti americani – non è ben chiara nella piramide utilizzata fino a oggi. Il restyling è costato all’amministrazione 2 milioni di dollari. via Club di Papillon
Legambiente lancia un allarme. Pesticidi nel piatto!
Nel rapporto:”Pesticidi nel piatto”, presentato da Legambiente [link] nei giorni scorsi, è emerso un fatto allarmante. Frutta e verdura sono contaminati dai pesticidi. Infatti sono stati individuati il 3 % in più rispetto all’anno scorso di residui di fitofarmaci nell’ortofrutta e nei suoi derivati. I dati ufficiali, forniti da Arpa, Asl e laboratori zooprofilattici rendono l’idea di cosa portiamo a tavola, spesso inconsapevolmente. ” Diminuiscono i campioni di frutta irregolari per residui oltre i limiti consentiti o per molecole non autorizzate, passando dal 2,3% dello scorso anno all’1,2% dell’attuale, mentre aumentano quelli regolari ma contaminati da uno (22%) o più residui (26,4%) che passano nel complesso dal 43,9 al 48,4%.…