Sul taglio degli stipendi dei parlamentari. 1300 euro lordi in meno… che sacrificio… lacrime e sangue
Mentre tutti gli italiani si apprestano a pagare la manovra lacrime e sangue è arrivato finalmente il taglio degli stipendi dei parlamentari che avranno 1300 euro in meno lordi in busta. Ebbene cari amici di A Ruota Libera, questo taglio ci fa sorridere perché ha ben poco a che vedere con le tasse lacrime e sangue che tutti noi dovremo pagare nei prossimi mesi (compresi i politici ovviamente). Se da un lato apprezziamo l’impegno anche se non potevano esimersi dal ridursi lo stipendio, dall’altro ci sentiamo francamente un po’ presi in giro perché la riduzione non è in linea con i sacrifici e le rinunce a cui sono stati chiamati…
Crisi – I politici non si tagliano lo stipendio e le pensioni saranno modificate così…
Prendiamo uno stralcio di un articolo del quotidiano Il Messaggero per portare all’attenzione degli amici di A Ruota Libera le probabili modifiche che il governo Monti, sostenuto – è bene ricordarlo – dal PDL e dal PD, farà alle pensioni. Ricordiamo inoltre che i signori politici che siedono in Parlamento hanno deciso di non “tagliarsi” la paga. I punti. L’Esecutivo starebbe valutando i seguenti: scala mobile riconosciuta in una percentuale variabile fra il 75 e il 100% per le pensioni tra 950 e 1400 euro, salvataggio (ma con penalizzazioni) per chi era a sei mesi dal ritiro per anzianità. E poi niente Imu sulla prima casa sotto la soglia di…