Dopo l’anno del panino il 2012 sarà dedicato alla colazione
Il 2012 sarà l’anno della colazione. Oggi su La Stampa Francesco Rigatelli traccia le linee di una moda che prende sempre più piede perché economica e abbastanza veloce: corrisponde ai tempi stretti richiesti dalla modernità. E’ l’idea stessa di colazione a prendere piede, come afferma il protagonista di Un giorno questo dolore ti sarà utile, best seller di Peter Cameron: “Se fosse sempre breakfast, sarei felice”. Infatti la colazione diventa il simbolo di un tempo incerto, che non sa programmare il futuro oltre la giornata. A decretarne il successo anche alcune campagne come quella della Nokia che ha scelto di promuovere il nuovo telefonino proprio offrendo colazioni; ma c’è anche…
Panino – Gualtiero Marchesi e McDonald’s: proseguono le polemiche
L’accoppiata Marchesi – McDò approda sui giornali del weekend, ma senza suscitare troppo clamore, come scrive Carlo Cambi che su Libero condanna senza mezzi termini l’operazione, definita da Marchesi rivoluzionaria: “No maestro non è rivoluzione. E’ forse consulenza ben retribuita per lei, è vanità che spesso fa rima con età, ma non è rivoluzione”. L’attacco però non si indirizza solo contro Marchesi: “Ormai i grandi chef italiani non cucinano più: fanno consulenze alle multinazionali, non hanno più il valore del cibo come valore culturale”. Così scrive Cambi per concludere: “Il pericolo sta lì: che si banalizzi la cucina, che diventi consumismo”. Di avviso opposto Davide Paolini che domenica, su Il…
Pausa pranzo – Tramonta l’era del panino al bar
Cambia la pausa pranzo e finisce l’era del panino al bar. Lo rivela un’indagine condotta da Episteme in vista di Host 2011 e ripresa oggi sulle pagine de l‘Espresso: gli italiani cercano fuoricasa sandwich da gourmet, con più design e meno condimenti, e all’ora dell’happy hour arrivano le tapas e i cibi etnici. I consumatori poi iniziano a snobbare i menù a prezzo fisso e si orientano sempre più al monoprodotto: bisteccherie americane, ristoranti di pesce crudo e pancake bar. Tra i nuovi modelli che si impongono, i luoghi di contaminazione, dove si fa la spesa e si può anche mangiare: un modello su tutti è quello di Eataly. Secondo…
Il panino con gli insetti? Che schifo!
L’Università di Wageningen ha sperimentato su circa 200 volontari un menù a base di insetti perché – secondo gli scienziati – un giorno saremo costretti a nutrirci di insetti, più economici per l’ambiente. Per di più – hanno calcolato gli scienziati – in un anno ingeriamo inconsapevolmente 500 grammi di insetti. Da leggere il commento alla notizia pubblicato su Tempi : “Giusto, se ci pappiamo ogni anno mezzo chilo di bacherozzi a testa, perché non nutrirci di insetti? Anche per farla breve. La marmellata per esempio, ma vale anche per il miele, altro non è che un potpourri di ali e zampette, perciò non fate gli schifiltosi e badate al…
CARA PAUSA PRANZO
Dal 2001 ad oggi gli aumenti di bar e self service hanno superato il 100% arrivando a pesare 262 euro al mese sulle tasche dei lavoratori. Questi sono i dati raccolti da uno studio di Federconsumatori che segna anche il ritorno della “schiscetta” preferibilmente consumata nei parchi e nei giardini. Secondo Roberto Piccinelli, docente di sociologia dei consumi al Politecnico di Milano, “un panino mangiato al parco con un collega soddisfa e permette comunque quell’interruzione del lavoro che ricarica”. La gavetta in pausa pranzo è sdoganata anche dal dietologo Giorgio Calabrese che sul Corriere della Sera suggerisce ai pendolari di prepararsi una pasta col pomodoro, il risotto oppure la classica…
Un panino precario contro il licenziamento
Panini con carne grigliata per sostenere il precariato. In cambio di un contributo volontario, infatti, il ”Comitato insegnanti precari e Ata Sanniti” e le ”Brigate della solidarieta’ attiva” che hanno dato vita ad un presidio permanente davanti alla Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento, il 3 agosto scorso hanno distribuito panini per sensibilizzare tutti alla causa ” cassa di resistenza”. Questo, per sostenere i lavoratori licenzati e che, come si può immaginare, devono far fronte improvvisamente a gravi disagi economici.
La storica “Antica Focacceria” di Palermo, costretta a ricorrere alla cassa integrazione
Il pani ca’ meusa o u paninu ca’ milza (a secondo dei dialetti) è una delle ghiotterie più apprezzate dai siciliani. Tempo fa sulla qualità di tale panino avevamo fatto una nostra indagine in provincia di Agrigento promuovendo poi a pieni voti uno storico locale di Agrigento.
Il fast food? Fa venire l’Alzheimer!
Sapete che non ho mai mangiato uno di quei panini molli chiamati hamburger? Si, lo sapete perchè il passato l’ho già scritto. Sono riuscito a resistere con qualche difficoltà poichè i miei amici, soprattutto quelli d’infanzia, ci andavano matti, ma nonostante le loro insistenze sono riuscito a boicottare le famose catene con una bel panino ca meusa oppure con le panelle.
“panino e panelle” un’altra prelibatezza siciliana
Vi abbiamo promesso di farvi conoscere le ricchezze gastronomiche siciliane e in particolare quel cibo da strada che è il nonno del più recente “fast food”. Nell’articolo precedente vi abbiamo parlato del “panino ca’ meusa”, in risposta lo ha fatto sul suo blog anche il nostro amico Tommaso Farina presentando “Rocky Basile, un meusaro della Vucciria, forse il più famoso. Un meusaro che difende il cibo che propone, vero fast food siciliano e italiano”. Oggi è la volta del “paninu cu i panelle”, ad onor del vero tale squisitezza non è conosciuta in tutta la Sicilia, ma è diffusissima nella parte occidentale dell’Isola, anche se è un classico del “cibo…