Novità – Ecco l’hamburger a filiera corta
Cambia il modo di concepire l’hamburger, con le grandi catene che seguono le tendenze dettate dai piccoli “Davide” di qualità. Oggi su La Stampa Francesco Rigatelli ripercorre la storia dell’hamburger in salsa tricolore: dai primi Burghy a Milano nel 1982 fino all’avvento di Mc Donald’s, a sua volta cambiato grazie alla guerra all’obesità scoppiata negli Usa e oggi trasferitasi in Europa. Qui anche Burgher King ha migliorato gli ingredienti così come McDo, che ha anche puntato su un’offerta fino ad oggi impensabile. La vera rivoluzione sono però gli hamburger a filiera corta, con carne e soprattutto pane e formaggi di qualità: la capitale italiana di questa nuova tendenza è Torino…
Dove c’è Mc Donald’s c’è benessere?
“La presenza del Mc Donald’s è un indice dell’abbondanza e del benessere, alla faccia dei salutisti e dei sostenitori del cibo biologico”. Anche il Giornale si aggiunge alla schiera dei quotidiani che hanno utilizzato il libro Mangiare di Paolo Rossi per scagliarsi contro crociate salutiste e cultura del bio, confuse in un’unica entità. Questa volta la scusa per la requisitoria è la notizia dell’apertura del Mc Donald’s a Sarajevo: “Se in un paese c’è Mc Donald’s – scrive Eleonora Barbieri – significa che il cibo è abbondante” e l’abbondanza è l’altra faccia dei detrattori del fast food: “E’ solo con la pancia bella piena che la passione gastronomica si può…