Teatri di Pietra – Grandissimo successo di Cassandra, ecco l’intervista all’attrice Elisabetta Pozzi
E’ una Cassandra attualissima quella rivisitata da Elisabetta Pozzi e da Massimo Fini (scrittore e giornalista) che ha aperto l’edizione 2011 dei Teatri di Pietra nel teatro greco di Eraclea Minoa. L’attrice, fra le più brave, ancora una volta è riuscita ad emozionare il pubblico presente, portando in scena una Cassandra quasi figlia del nostro tempo: infelice e imprigionata da una società che apparentemente ha tutto, ma che in realtà è costretta ad inseguire una ricchezza immediata che porta le stesse società a perdere le proprie identità, scomparendo nella globalità della globalizzazione”. E nella parte finale dello spettacolo si nota tutto il pensiero di Massimo Fini, uno fra gli scrittori…
Massimo Fini e Movimento Zero: Manifestazione a Roma contro la tv
Il giorno 24 Aprile 2010 alle ore 15:00 si terrà a Roma, in viale Mazzini davanti alla sede Rai, una manifestazione organizzata da Massimo Fini e Movimento Zero. Lo scopo è quello di denunciare il ruolo che la televisione svolge oggi all’interno delle famiglie ed in tutti i luoghi affini alla collettività. Il punto focale della discussione sarà l’invadenza con la quale televisione e pubblicità entrano nelle vite altrui, facendolo con il mezzo più consono; cioè perpetrando insistentemente e a qualsiasi ora gli stessi stereotipi, facendo subire alle persone ciò che noi stessi non richiediamo affatto. Non si mette in discussione solamente la classe politica dirigente del momento o piuttosto…
Precariato – “Zappare non è una vergogna!
Siamo alla frutta. Di nuovo questa metafora sulle mele e le arance, abusate sia a causa dei pesticidi che intasano il nostro metabolismo, sia come portata di “arrivo”; cioè quando si percepisce che una data situazione non è più tollerabile. E ancora: si pensa che “zappare” oppure (con più langage) coltivare la terra sia un deterrente alla realizzazione personale. Al raggiungimento di certi obbiettivi che ci si prefigge al momento della schiusa della nostra personale crisalide. Ci auguriamo fortemente che nessuno debba perdere il proprio posto di lavoro, in ogni settore lavorativo che si rispetti. Ed i precari ultimamente sono purtroppo tanti. Invece di darsi all’ippica, siamo propositivi e soprattutto…
Buon 2009 a tutti. Tocchiamo ferro!
Anno bisesto anno funesto: mai cattivo presagio fu più azzeccato di questo, considerato il 2008 appena trascorso. E sì che ne abbiamo viste! Tra la riforma della scuola e il crollo delle borse, poteva mai mancare una crisi economica senza precedenti? E adesso, come ce lo spiegano che bisognerà affrontare anni ( pochi ci auguriamo) di “vacche magre”?