Paura a Matera, strade come fiumi in piena e a Licata una tromba d’aria ha devastato la città
Maltempo a Matera e tromba d’aria a Licata, il clima è impazzito Gli scienziati lo dicono ormai da anni, ma a prevalere ancora una volta sono l’egoismo dell’uomo e i bilanci delle multinazionali del petrolio oltre che dell’industria dell’automobilismo. Il clima è malato e non saranno certamente le auto elettriche a curarlo, occorre ben altro. La devastazione si manifesta con i violenti episodi di maltempo come quello di Matera, dove una devastante bomba d’acqua oggi ha trasformato le strade della magnifica cittadina seminando il panico fra gli abitanti e gli automobilisti. Il video che segue ne è la testimonianza diretta con immagini amatoriali, ma molto significative. A Licata, nell’agrigentino, proprio…
Disastro maltempo: danni a Ribera, Agrigento e in tutta la Sicilia
Fanno paura le immagini che girano sul web circa la ferocia del maltempo che si è abbattuto oggi in Sicilia e in particolare nell’agrigentino. Trombe d’aria, tetti divelti, alberi sdradicati. Questa è la prova che il clima è impazzito e che la tropicalizzazione sta inghiottendo il nostro Paese. Si passa dal caldo torrido alle tempeste tropicali queste lasciano dietro di loro la devastazione. Ribera è strata travolta dalla tempesta, le strade si sono trasformate in fiumi e le immagini che alcuni riberesi hanno postato sui loro profili Facebook sono assai preoccupanti. Cosa sta succedendo al clima? Nulla di ciò che non si è detto in questi ultimi anni: il sorriscaldamento…
Il dopo-maltempo: l’agricoltura conta i danni. Coldiretti: “Serve una nuova politica del suolo che freni la cementificazione selvaggia e tuteli il territorio”
Centomila euro di danni per la rete irrigua nelle province di Vercelli-Biella ricomprese nella zona dell’Ovest Sesia; e, ancora, le semine dei cereali autunno-vernini da rifare, le stalle e i vivai allagati per giorni e la raccolta del mais resa difficile dalle piogge che hanno invaso i campi, con un prodotto carico di umidità la cui essiccazione comporterà costi di lavoro maggiori per le imprese agricole. A poco più di una settimana dall’ondata di maltempo che ha colpito le nostre province, Coldiretti stila la mappa dei danni subiti dall’agricoltura. Il comune di Gattinara ha predisposto una modulistica per raccogliere le istanze di danni per quanto riguarda i vigneti: le frane…
COMUNICATO – MALTEMPO, L’AGRICOLTURA VA SOTT’ACQUA: DECINE LE IMPRESE AGRICOLE ISOLATE NELLE AREE MONTANE DI BIELLESE E VALSESIA
Le esondazioni, pure intermittenti, del fiume Sesia a Prarolo, oltre a quella dei torrenti Cervo a Formigliana e Buronzo ed Elvo a Carisio rischiano di mettere sott’acqua l’agricoltura in diverse aree del Vercellese, complicando le ultime operazioni di taglio di riso e mais e mettendo a rischio la semina dei cereali autunno vernini. Stimare i danni è, allo stato attuale, impossibile, ma l’agricoltura rischia di pagare le conseguenze dell’ondata di maltempo che, a vista d’occhio, peggiora con nuovi smottamenti e allagamenti che si estendono, oltre ai centri abitati, alle zone di campagna: i campi sono infatti i primi a ricevere l’acqua dei fiumi esondati. Situazione difficile in Valsesia e nell’Alto…
La grandine colpisce i vigneti del Gattinara e la fascia collinare e precollinare da Masserano al fiume Sesia: “Temiamo danni molto ingenti”
VERCELLI/BIELLA, 7 agosto – C’è timore di perdite ingenti nei vignieti di Gattinara e, più in generale, nella fascia collinare e precollinare che da Masserano porta fino alle coste del fiume Sesia: un’areale interessato ieri notte da una forte grandinata che, in alcune zone, ha assunto carattere di particolare violenza. Le perdite di raccolto in vista della prossima vendemmia saranno quasi certamente a due cifre percentuali “anche se per ora è presto fare qualsiasi stima: per valutare l’impatto” spiega la Coldiretti di Vercelli-Biella. “Occorrerà infatti attendere il disseccamento delle parti verdi colpite, solo allora si avrà un quadro sostanziale della situazione”. Il timore è, comunque, che in alcuni vigneti…
Vercelli-Biella, il maltempo condiziona le semine: lavori in ritardo, impossibile entrare nei campi. Situazione a rischio per molte colture
VERCELLI/BIELLA, 5 marzo – Semine in ritardo, trattori bloccati ai margini dei campi senza potervi entrare e, in generale, una situazione di incertezza al via della stagione. “I pochi giorni di sole, intermittenti rispetto alle precipitazioni che si sono protratte in tutti questi mesi, non sono bastati a risolvere la situazione” commentano Paolo Dellarole e Domenico Pautasso, presidente e direttore della Coldiretti inteprovinciale di Vercelli-Biella. “La situazione più critica – prosegue – è per le coltivazioni di mais, in quanto l’impossibilità di entrare nei campi con i trattori è pressochè totale. Siamo in ritardo sulle semine, se il maltempo si protrarrà anche la prossima settimana la situazione rischia di divenire…
I danni del maltempo – Animali e coltivazioni a rischio!
Cento pecore sotto la neve e una vita di lavoro a rischio. Su La Stampa di oggi la richiesta d’aiuto del “nostro” Vittorio Beltrami, “poeta dei formaggi” di Cartoceto (Pu), è la testimonianza più efficace della sofferenza di buona parte dell’Italia travolta da un’ondata anomala di maltempo. Su Italia Oggi di sabato invece è il florivivaismo a lanciare l’allarme: molte serre del Centro sono crollate a causa delle nevicate. Il grande freddo può aver danneggiato gli ulivi, in particolar modo quelli più giovani che iniziano a soffrire con -8 °C con danni crescenti fino ai -15°C: qui il rischio di un’annata irrimediabilemnte danneggiata è per tutto il Nord, ma anche…
Non esistono più le mezze stagioni – Dal caldo al freddo in un solo giorno
Il tempo incerto è un flagello e porta con sé la fine dell’estate più pazza di sempre. Dopo un lungo alternarsi di temperature fredde e calde, con picchi di calore estremo, ora il maltempo autunnale ha raggiunto l’Italia senza badare a non trasformarsi in calamità. Negli ultimi giorni, infatti, nubifragi, smottamenti, trombe d’aria e persino nevicate si sono abbattute in diverse zone della nostra penisola. Sulle pagine de La Stampa di oggi vengono raccontate le conseguenze di queste variazioni repentine e di una stagione che ha anche visto un agosto che si classifica all’ottavo posto tra i mesi più asciutti dall’Ottocento. I primi che intanto si rallegrano per le piogge…