Sale il prezzo della benzina, ma anche quello del pane!
L’effetto crisi africana si fa già sentire sulle tasche degli italiani, come già preannunciato dai giornali nei giorni scorsi. Ieri infatti i dati Istat hanno sottolineato un balzo in avanti dell’inflazione del 2,4% portandosi ai massimi da due anni. L’impatto caro-greggio è uno dei maggiori responsabili dell’inflazione ripercuotendosi sui trasporti e sul costo di altre materie prime. Secondo le stime volano anche i prezzi dei generi alimentari come pane (+1,2%), frutta fresca (+2,4%), formaggi e latticini (+3,7%) per una serie di fattori non solo dipendenti dall’aumento dei carburanti. via Club di Papillon
I fatti africani li pagheremo a caro prezzo?
Quanto peserà la crisi africana nelle nostre tasche? Al momento è ancora difficile da prevedere, anche perché la situazione non è ancora stabilizzata, come spiega un’analisi di Rosaria Talarico su La Stampa di domenica, che riporta i dati di Adoc e Confcommercio. Secondo la prima organizzazione infatti il rischio è di una stangata a famiglia superiore ai mille euro, mentre per la seconda bisogna prevedere vari scenari, ovvero tensioni inflazionistiche moderate, causate dall’aumento del prezzo dei carburanti. Secondo Confcommercio il panorama è incerto con la possibilità di uno shock inflazionistico moderato (gli alimentari si attestano a un +2%), ma non si deve escludere la possibilità di raggiungere entro giugno, sempre…