Gli integratori del sesso sono un bluff?
Super amatori grazie agli integratori alimentari: impossibile. Oggi Repubblica (da cui è tratta la foto) affronta il vasto mondo dei cibi speciali: dalle pinne di squalo ai testicoli di toro, proposti come rimedi afrodisiaci ma la cui efficacia non è mai stata dimostrata. Tra i più diffusi: la damiana, spacciata come stimolante, ma può indurre irritabilità e insonnia; il maca che aumenterebbe la resistenza agli sforzi ma ha controindicazioni per ipertiroidismo e ipertensione; il ginseng, eccitante, può indurre insonnia e tremori; il bai ji li che aumenterebbe il testosterone, ma soprattutto provoca alterazioni del battito cardiaco e irrequietezza; poi quelli più blandi come il peperoncino, controindicato con prostatiti ed emorroidi…
FEDERSALUS: gli integratori alimentari conformi alla normativa UE non possono contenere Alchilbenzene
Riportiamo qui su A Ruota Libera il comunicato stampa inviatoci da Federsalute in risposta al post pubblicato sulle nostre pagine circa lo studio condotto sull’Alchilbenzene (leggilo). Milano, 7 febbraio 2012 – FEDERSALUS, Associazione rappresentativa delle aziende che operano sul mercato italiano dei prodotti salutistici, interviene in merito alla diffusione, a mezzo di numerose testate online, della notizia secondo cui una sostanza chimica potenzialmente cancerogena, l’Alchilbenzene, potrebbe essere presente come aromatizzante negli integratori alimentari in commercio nell’Unione Europea. FEDERSALUS precisa che l’Unione Europea ha vietato l’uso dell’Alchilbenzene come aromatizzante per alimenti e integratori alimentari. Per verificare quanto sopra è sufficiente consultare l’elenco degli aromatizzanti approvati dall’Unione Europea, disponibile all’indirizzo http://ec.europa.eu/food/food/chemicalsafety/flavouring/database/dsp_search.cfm, che…
Alchilbenzeni – Allarme integratori alimentari, alcuni sono cancerogeni
Uno studio pubblicato su Food and Nutrition Sciences e condotto da un team di ricercatori dell’universita’ di Wageningen, nei Paesi Bassi, e dell’universita’ di Milano ha dimostrato che in commercio ci sono diversi integratori alimentari vegetale che contengono alchilbenzeni nella stessa quantità di quella utilizzata nei laboratori per dimostrare che sulle cavie animali aumenta il rischio cancro. Gli scenziati hanno analizzato 30 composti di integratori alimentari a base di basilico, finocchio, noce moscata, sassofrasso, cannella o calamo o i loro oli essenziali, ebbene i livelli di alchilbenzeni o composti del gruppo degli alcaloidi pirrolizidinici presenti sono davvero alti.