La scuola in macerie con le false riforme, di Marco Ramella Trotta
Dopo anni di tagli alla formazione pubblica e di attacchi agli operatori del comparto Un altro anno scolastico sta volgendo al termine e, lo diciamo con dispiacere, non possiamo essere in alcunmodo soddisfatti nel fare il punto della situazione. La scuola pubblica italiana e le scuole del nostro biellese sono in ginocchio dopo anni di tagli agli organici ed alle risorse, attuati senza alcuna tregua da parte degli ultimi governi (di centrodestra, ci sembra giusto ricordarlo). La legge 133/08 (legge Tremonti-Brunetta-Gelmini) ha decretato il licenziamento di 150.000 lavoratori della scuola pubblica: il più grosso licenziamento di massa, deciso per legge, nella storia della Repubblica! I posti persi a Biella Le…
Ancora poco e la qualità della scuola pubblica sarà un ricordo. Ci sono voluti quasi dieci anni, ma siamo a buon punto
di Alessandra De Chirico e Carla Fava Anno 2003: riforma della scuola dell’allora Ministro Letizia Moratti. Seguendo la teoria che una revisione dei programmi era necessaria, che il rapporto scuola-lavoro doveva essere rivoltato come un calzino, che nella scuola elementare il maestro unico sarebbe stata un gran cosa (poi i sondaggi sconsigliarono e non se ne fece nulla), che il “portfolio” (ma chi se lo ricorda più) si doveva fare, la scuola ha cominciato a perdere risorse e qualità. Alla fine è stata “la scuola del meno”. Meno ore di lezione, meno tempi lunghi per le famiglie che lo chiedevano, meno compresenze, meno progetti, meno bidelli, meno persone che si…