Sempre più laureati scelgono di fare gli agricoltori
L’agricoltura italiana cambia volto: le aziende sono meno ma di dimensioni maggiori e nei campi cresce il numero dei laureati. Oggi Il Sole 24 Ore apre con il Censimento dell’Agricoltura (dati Istat) che dimostra come in dieci anni le aziende agricole siano scese da 2,4 a 1,6 milioni a fronte della superficie media che è salita da 5,5 a 8 ettari. La globalizzazione, secondo gli analisti, ha portato alla scomparsa delle aziende al di sotto di un ettaro, diminuite del 50%, pur rappresentando ancora una buona fetta del totale (30%). La regione con la più alta concentrazione di imprese è la Puglia (275mila), mentre la dimensione media più alta si…
La globalizzazione causa tanta confusione alimentare
Un italiano su tre mangia al fast food, ma dall’altra parte il 33% dichiara invece di seguire una dieta sana. Secondo un rapporto Coldiretti/Censis c’è parecchia confusione alimentare, causata dagli effetti della globalizzazione. Tra coloro che mangiano al fast food ci sono infatti il 27% di chi compra abitualmente dal mercato equosolidale, il 26,7% di compra frutta e verdura da agricoltura biologica, il 22,6% di chi compra prodotti a denominazione d’origine e di coloro che acquistano direttamente dal produttore. via Club di Papillon
Globalizzazione – In Inghilterra basta marmellata di arance amare
Gli inglesi cambiano abitudini alimentari e a farne le spese è un prodotto storico come la marmellata di arance amare che secondo le statistiche nell’ultimo anno avrebbe fatto segnare un calo di circa 2 milioni di vasetti. Ma su Repubblica si legge che a compensare la caduta sono subentrate le creme spalmabili a base di cioccolato, in primis la Nutella, ma anche il burro di arachidi sul modello americano. La causa del calo di vendite, secondo gli esperti, sarebbe da imputare a una perdita di appeal della marmellata non considerata un alimento adatto a persone giovani e attive. Un calo di gradimento simile era già stato riscontrato dal té surclassato…
E venne il tempo del porco alla diossina
Ancora un’ altra emergenza alimentare, l’ennesima. Questa volta a finire sulle nostre tavole sarà il porco alla diossina, e in particolare il porco irlandese. Il valori della diossina – dicono i media – presente nella carne è di 100 volte superiore rispetto ai limiti consentiti.