Il ministro Tremonti è un pizzocchero bollito!
Per la serie “l’enogastronomia politica non va mai in vacanza“, oggi sulle pagine de il Giornale spicca la definizione di Maurizio Crosetto, sottosegretario alla Difesa del Pdl, per Giulio Tremonti. Durante un intervista a Radio2 nel programma “Un giorno da pecora” Crosetto ha paragonato il ministro dell’economia a un brasato o a un bollito (piatti tipici della terra di Crosetto che di solito abbina coi vini di Ceretto: quello che spesso si vede anche in tivù, preferibilmente in Rai). Rimanendo in tema anche Alessandro Meluzzi, psicoterapeuta, in un collegamento telefonico ha poi parlato di Tremonti come un grande incassatore di critiche da vero valtellinese, per poi paragonarlo a un pizzocchero,…
Nella busta paga di gennaio verranno pagati gli scatti di anzianità a tutti i docenti
La notizia la riporta il Giornale di oggi. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti ha firmato il decreto che annulla, soltanto per gli insegnanti, gli effetti del blocco delle retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici per un triennio. L’impegno economico per garantire gli scatti corrisponde a circa 300 milioni di euro e deriva dal 30 per cento dai risparmi al settore imposti dal governo con la Finanziaria varata nel 2008. Ricordiamo che i tagli che riguardano l’Istruzione ammontano però a 8 mld di euro. Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, aveva garantito che una parte (briciole) dei risparmi derivante dai tagli sarebbe stata reinvestita nel comparto scuola anche se in un primo…
Finanziaria – Altri tagli in arrivo
Ecco servita l’ennesima figuraccia di Maria Stella Gelmini, ancora una volta a fargliela fare è stato il ministro Giulio Tremonti, ovvero colui il quale, a suon di tagli, ha riformato la scuola servendosi ovviamente della faccia della ministra. Questa volta i deputati di maggioranza hanno cancellato in un sol colpo gli impegni pubblici assunti dall’inquilina del ministero della Pubblica Istruzione come il ripristino degli scatti di anzianità dei giovani ricercatori peraltro approvati dalla commissione Cultura (art. 5 bis del testo approvato appunto in commissione Cultura) e che la ministra aveva sbandierato, su tutti i media, come un enorme concessione per i lavoratori precari delle Università italiane. Sono altri i tagli…