Stranezze tedesche – I pic nic li fanno al cimitero
In Germania arriva una nuova moda: il pic nic al cimitero. La difficoltà di trovare spazi verdi nella città di Monaco, capitale industriale del Paese, ha spinto molti bavaresi a cercare relax e sollazzo nelle aree verdi dei cimiteri. Negli spazi erbosi del Waldfriedhof o dello Alter Nordfriedhof, racconta su Repubblica Andrea Tarquini, è facile incontrare famigliole che organizzano pic nic o vedere bellissime ragazze fare jogging e prendere il sole. Per ora solo qualche protesta da benpensanti, conservatori e Chiesa, ma neppure un mugugno dai legittimi abitanti. via Club di Papillon
La balla di Berlusconi e della sua politica: diminuiremo le tesse. Si, ma a chi?
Sicuramente non ai dipendenti perchè il dato OCSE nel rapporto ‘Taxing Wages‘ ed è chiaro: l‘Italia scala la classifica del peso delle tasse sui salari. Il cosiddetto cuneo fiscale che calcola la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto effettivamente finisce in tasca al lavoratore, in Italia é al 46,9%. L’onere del fisco nel nostro Paese è aumentato di 0,4 punti percentuali rispetto al 2009, quando si attestava al 46,5%. Nella classifica dei Paesi membri dell’Ocse, aggiornata alla fine dello scorso anno, l’Italia sale dal sesto al quinto posto per peso fiscale sugli stipendi, sorpassando l’Ungheria (46,4%), ma restando dietro a Belgio (55,4%), Francia (49,3%), Germania (49,1%)…
Per combattere la moria di api in aiuto ne arriva una dal passato
Un’ape dal passato per combattere la moria che da anni attanaglia gli alveari mondiali. Leggiamo su La Stampa il caso di Carlo Amodeo, apicoltore siciliano, che ha ritrovato e salvato dall’estinzione l’apis mellifera sicula, riconoscibile per il suo colore nero, che si è dimostrata più resistente da pesticidi e malattie. Oggi quest’ape è stata spedita anche in Germania e Danimarca e richiesta anche dall’apicoltore della regina d’Inghilterra. Questa antica specie di ape sembra essere una delle poche risposte all’epidemia che ha falcidiato le api nell’ultimo lustro: si parla del 30% di perdite ogni anno solo negli Stati Uniti. In Italia, secondo il presidente di Unaapi Francesco Panella, la situazione è…
Diossina, anche l’Italia a rischio?
Continua l’allarme diossina in Germania con la notizia del prossimo abbattimento di 140 maiali a cui è stato riscontrato un tasso di diossina superiore al 50% rispetto ai limiti consentiti per legge. I capi provengono tutti da uno stesso allevamento che aveva comprato i grassi animali contaminati dalla società Harles und Jentzsch. Gli inquirenti stanno cercando di capire attualmente dove siano stati esportati i capi contaminati di quest’azienda agricola che aveva iniziato ad utilizzare i mangimi alla diossina dal 25 novembre e ha continuato fino al 29 dicembre. L’Italia – ha avvertito ieri in un comunicato la Coldiretti – è un forte importatore di maiali dalla Germania, soprattutto per quanto…
Greenpeace contro FaceBook, mentre gli utenti vanno nel panico perché pareva che FB chiudesse a marzo
Mentre si spargeva la notizia (falsa) che il social Facebook, di cui anche noi facciamo uso, avrebbe chiuso i battenti nel Marzo 2011 (per stanchezza dello stesso fondatore), abbiamo buttato l’occhio su una questione che ci interessa parecchio. Le aziende tecnologicamente avanzate, operanti nell’informatica e nel mondo del web consumano. E parecchio! Lo ha capito Greenpeace. Difatti Kum Naidoo, executive director di Greenpeace International, ha chiesto a Mark Zuckerberg di utilizzare fonti energetiche rinnovabili per i server aziendali. Dunque un atteggiamento eco-friendly, visto che i consumi per mandare avanti la baracca di FB sono elevatissimi. Ad esempio, nel febbraio scorso Facebook aveva annunciato l’apertura nell’ Oregon di un mega data…
Uova alla diossina – Allarme in Francia e in Danimarca
L’allarme delle uova e della carne alla diossina scoppiato in Germania si estende sia in Francia che in Danimarca. Ricordiamo che i funzionari tedeschi avevanmo lanciato l’allarme il 3 gennaio dopo che avevano appurato che del mangime contaminato dalla diossina è stato usato per nutrire maiali e pollame, infettando carne e uova negli allevamenti coinvolti. Adesso i funzionari della Ue hanno confermato che parte degli alimenti contaminati siano stati esportati anche nei due paesi su citati. Nel caso della Francia pare che nei lotti esportati, apparentemente la concentrazione di diossina sia più bassa del massimo autorizzato dalle leggi Ue per l’alimentazione animale. Mentre in Danimarca “queste produzioni sono usate per…
Mozzarelle blu. Cinque le marche a rischio. Sequestri in diverse parti d’Italia
I sequestri sono stati fatti, per ora, solo nei discount. Vengono monitorate diverse regioni d’Italia, seguendo la filiera della distribuzione delle mozzarelle blu provenienti dalla Germania. Bisogna evitare il consumo di questo prodotto proveniente dallo stabilimento di Milchwerk Jaeger Gmbh & Co. Le cinque marche a rischio sono: Land, Malga Paradiso, Lovilio, Fattorie Torresina e Monteverdi. Dopo il Piemonte, sono stati sequestrati prodotti sospetti nel Lazio, in Abruzzo e Sardegna. Le mozzarelle blu erano destinate anche ad altri paesi come la Francia e la Russia. La causa? « E’ emerso che nell’acqua di refrigerazione delle mozzarelle c’è un batterio del genere Pseudomonas, normalmente presente in natura. In ogni caso, la…
Il Ministro Rotondi ed il paninazzo che blocca la produttività italiana
IL ministro per l’attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, vorrebbe fare in modo che la pausa pranzo, in Italia, fosse distribuita in maniera diversa. Nell’attesa di capire cosa voglia significare la “distribuzione” ad orario della focaccia doppiamente farcita o della pastasciutta al sughetto, attingiamo dagli esempi esteri. Il ministro Rotondi, dopo aver detto che “La pausa pranzo è un danno per il lavoro ma anche per l’armonia della giornata”, in un’ intervista rilasciata a Klaus Davi, passa agli esempi pratici. «In Germania, ad esempio, per incentivare la produttività, la pausa pranzo in alcuni posti di lavoro dura mezz’ora, mentre si estende a 45 minuti per chi lavora oltre le…
Una polpetta val bene un licenziamento? Accade nella Germania dei diritti!
Magdalen H., 59 anni, è stata licenziata dopo 34 anni di onorato servizio. Il motivo? Aver gustato una polpettina con tutti i suoi ingredienti, tra una pratica e l’altra. L’impiegata, mentre si accingeva a preparare la colazione a buffet per il suo capo e gli ospiti, presa da un certo languorino ha deciso di far fronte alla voragine che sempre più minacciava il suo stomaco. Un fatto più che normale se non fosse che un collega spione si fosse precipitato a spifferare tutto al di lei capo. La signora Magdalen è stata così licenziata su due piedi, perché “era stato leso il rapporto di fiducia tra le parti”, ha sottolineato…
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