La GDO comanda incontrastata il mercato alimentare
Il business alimentare è per l’80% in mano alla Gdo (Grande Distribuzione Organizzata) lo dicono i dati Nielsen. Su 127 miliardi di euro di alimenti venduti al dettaglio, 100 miliardi passano da iper e supermercati. A “comandare” il mercato sono (solo) sei grandi centrali d’acquisto che raggruppano ben 20 sigle della distribuzione organizzata, con loro Carrefour ed Esselunga. Di pari passo però qualche segnale in “contrasto” con questi dati arriva dal contadino: la vendita diretta degli agricoltori segna infatti un +53% e il Piemonte è la regione dove si registra il maggior numero di mercati degli agricoltori. Secondo Coldiretti in pochi anni in Italia sono nati ben 878 farmers’ market.…
Etichetta etica – Il modello francese per contrastare la GDO?
Due proposte per il mondo dell’agricoltura. La prima arriva dal Ministero dell’Agricoltura che pensa di applicare un modello francese alla realtà italiana per contrastare lo strapotere della GDO. Il ministro Romano ha annunciato di voler proporre anche in Italia la legge di modernizzazione agricola voluta da Sarkozy, che dà maggior potere ai produttori tramite accordi su base triennale con caratteristiche merceologiche e prezzi di riferimento da pagare nei tempi prestabiliti. (Il Sole 24 Ore di sabato) La Cia in collaborazione con Vas (Verdi ambiente e società) in occasione della sesta giornata del “mangiar sano” ha lanciato l’etichetta etica che permette una maggior trasparenza. Nel modello proposto dovrebbero comparire indirizzo dell’azienda…
GDO – Per combattere la crisi negli USA si reinventano gli spazi dei supermarket, funziona!
Dopo la crisi in America si reinventano gli spazi del supermercato. Così i consumi sono tornati a salire e la crisi sembra un brutto ricordo da archiviare. La grande distribuzione abbandona l’austerità e, secondo i nuovi dettami del marketing, ora: “Un supermercato troppo razionale e ordinato dà un’impressione di scarsità, cosa che la gente associa ai prezzi alti”. Si passa quindi alla “strategia del troppo” ed ecco che il New York Times lancia le sei regole d’oro per vendere di più di questi tempi. Prima regola: riempire gli spazi vuoti, a costo di costringere i clienti alla gimcana; secondo: non far caso agli accostamenti pur di riempire gli spazi; terzo:…
La Pastiera Napoletana di Antonio Nunziata. Una vera squisitezza!
Antonio Nunziata è un grande Chef e Pasticcere, ma anche un insegnante tecnico pratico. Appartiene alla categoria dei docenti vecchio stampo; ovvero quelli che il “mestiere” lo hanno imparato sul campo, rubando l’arte ai grandi maestri della cucina italiana, per poi trasmetterla ai propri discenti. Con i suoi ragazzi è severo quanto basta, gli trasmette tutta la sua arte, senza risparmiarsi. Antonio è anche un grande amico, della prima ora, di ARL e di ITP, i due blog che da anni informano e seguono la categoria sulle vicende che riguardano la scuola e la professione, senza ovviamente trascurare le malefatte della politica e della società. Scriviamo anche delle nostre passioni,…
Dal prossimo gennaio al bando le buste di plastica!
Dal prossimo primo gennaio non potranno più essere prodotte o messe in commercio le buste di plastica, perché non biodegradabili e dannosissime per l’ambiente. Il ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando ad un provvedimento secondo il quale si darà modo ai supermercati e ai negozi di smaltire le scorte. Una busta di plastica rimane nell’ ambiente dai 15 ai mille anni. Inoltre si calcola che ogni italiano ne consumi circa 300 sacchetti di plastica l’anno. (totale di 20 miliardi all’anno). E’ un bel successo per la natura, gli animali e l’uomo.
L’ANTITRUST VS GRANDE DISTRIBUZIONE
L’Antitrust mette sotto indagine la grande distribuzione, accusata di avere ulteriormente rafforzato il proprio potere di contrattazione nei confronti dei fornitori. L’organo presieduto da Antonio Catricalà sta verificando l’accusa mossa dai piccoli fornitori che denunciano di essere costretti a sconti del 30% per stare sui banchi della grande distribuzione, ricevere pagamenti dopo 180 giorni e oltretutto doversi accollare le promozioni (in pratica il 3×2 sarebbe a carico dei fornitori e non del distributore). A preoccupare l’Antitrust è che tutte le grandi catene applicano le stesse condizioni costituendo così un cartello di fatto che obbliga i piccoli a stare alle loro condizioni (Corriere della Sera). L’insoddisfazione da parte dei fornitori è…