JOBS ACT – Da un lato racconta di dare 80 Euro ai dipendenti dall’altro toglie realmente alle famiglie
Renzi o Renzie come lo definiscono i grillini? Forse Renzie perchè un po’ sbruffoncello lo è? Oltre ad essere sbruffoncello è un abile prestigiatore: da un lato parla (ad oggi sono solo promesse) di voler restituire 80 Euro ai dipendenti con lo stipendio al di sotto dei 1.500 Euro al mese, ma nella Jobs Act invece scrive: «Delega in materia di conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze genitoriali». Al punto c) si legge infatti: «Abolire la detrazione per il coniuge a carico e introdurre il tax credit, quale incentivo al lavoro femminile, per le donne lavoratrici, anche autonome, con figli minori e che si trovino al di sotto…
Allo Stato non interessa nulla della scuola mentre gli insegnanti dovrebbero informare le famiglie
Pubblichiamo su A Ruota Libera la riflessione di un nostro caro lettore che ama firmarsi Mondrian Killroy circa la Scuola Italiana, lo Stato e le Famiglie, buona lettura Allo Stato sembra non interessare nulla di ciò che accade nelle scuole, dei problemi dei docenti, dei genitori e dei bambini. Invece lo Stato è l’unico che può e deve fare qualcosa. E i genitori, gli insegnanti e i dirigenti dovrebbero unire le forze. Finché i genitori si limiteranno ad andare nelle scuole e ad inveire contro gli insegnanti, a pretendere che trovino loro delle soluzioni; finché andranno a protestare dai dirigenti, chiedendo genericamente “di fare qualcosa”, non si può risolvere nulla.…
La crisi c’è si vede e si sente pure
Lo dimostrano i consumi delle famiglie italiane, praticamente sono crollati e sono tornati ai livelli di dieci anni fa. A rivelarlo è un’inchiesta condotta dal quotidiano torinese La Stampa che riporta dati allarmanti: analizzando i dati di spesa delle famiglie torinesi – scrive il quotidiano -, emerge che l’indice di spesa medio nel 2012 è calato del 4,5% rispetto all’anno precedente, e questa tendenza potrebbe replicarsi anche a conclusione del 2013. A essere più colpito il settore dell’abbigliamento: si consuma solo il necessario. A crescere – aggiungiamo noi – sono solo i fatturati dei discount sempre più affollati e della grande distribuzione, del resto in tempi di crisi la gente…
Italiani sempre più poveri – Crolla il potere d’acquisto delle famiglie
Italiani ormai sempre più poveri, gli stipendi non bastano più, il potere d’acquisto delle famiglie italiane è calato del 4,7% nel 2012 ed era dal 1991 che non andava così male (primo anno di rilevamento dell’Istat). I quotidiani di oggi trattano appunto di questo argomento. Il riflesso di questa situazione di profondo disagio si riflette anche nei consumi, con il diffondersi della formula all you can eat nei ristoranti, come scrive oggi il Venerdì di Repubblica, o ancora iniziative più estreme come il “caffé sospeso” proposto in alcuni locali torinesi. Intanto cresce anche la propensione al riciclo degli alimenti con alcuni siti specializzati come nonsprecare.it oppure pastobuono.it. Nel mondo della…
La stangata… di Monti costerà 1580 Euro a famiglia!
I giornali di oggi dedicano le prime pagine alla stangata contenuta nella manovra appena varata e in vigore fin da subito almeno per quanto riguarda i rincari su benzina e diesel: per il Codacons le misure peseranno in media 1580 euro all’anno per una famiglia di 4 persone. Intanto oggi le stime di Confcommercio sottolineano come la fine del 2011 sarà segnata dalla recessione, con i consumi che a ottobre fanno segnare un -0,5% rispetto al mese precedente e un calo congiunturale dello 0,8%: a soffrire di più libri, abbigliamento ed elettrodomestici, mentre tengono alimentari e vini. E’ invece vero e proprio boom per gli acquisti su Internet che toccheranno…
Precipita il potere di acquisto degli italiani
Il calo del potere di acquisto degli italiani fa scendere i consumi a tavola con riduzione record in quantità del 6% per la carne di vitello e del 5% per i prodotti ittici, ma diminuiscono molto anche gli acquisti di pane (-9%) e di pasta (-4%). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sul reddito delle famiglie nel secondo trimestre.
Voto di fiducia, vince Berlusconi e perde Fini? Niente affatto!!!
Sul voto di fiducia un breve ragionamento è d’obbligo. Proviamo a mettere da un lato i vincitori e dall’altro i perdenti: Berlusconi ha vinto, non v’è dubbio, perchè non è stato sfiduciato, e fin qui non ci piove. Fini ha vinto (?), perchè ha avuto il merito di fare “vera” opposizione a Berlusconi e a dare visibilità, una forte visibilità, al suo neonato partito FLI. Una tale pubblicità gli sarebbe costata un occhio della testa e tantissimi comizi in giro per il Paese. Dunque proprio così,secondo noi ha vinto anche lui, con buona pace di chi sostiene che abbia fatto una figura barbina. Resta solo da individuare i pardenti. Prima…
Comitato d’agitazione permanente delle scuole biellesi, l’ultimo resoconto
Si apre un confronto nuovo nel Comitato. L’urgenza di fare un salto di qualità: aprirsi alle altre realtà in lotta, lavorare insieme alle realtà precarie, e non, di Torino e Novara, mettere insieme le forze per dare più vigore e sostanza alla protesta. Si fa strada l’esigenza di coinvolgere, in qualche modo, la politica e individuare soggetti che possano dare delle risposte (non c’è molta fiducia) o costringerli allo scoperto, anche in vista delle prossime, probabilmente vicine, elezioni. Inoltre si sottolinea la necessità farci vedere di più nella rete: facebook e altrove… La discussione è aperta e avviata e sarà sicuramente tema futuro per il Comitato. Una novità si è…
Report riunione Coordinamento RSU di Torino
La riunione del 29 settembre indetta dal Cordinamento Rsu_No_Gelmini di Torino ha visto la presenza di delegati di oltre 20 scuole della città e della prima cintura. All’incontro ha partecipato anche una delegazione del movimento degli studenti. Dopo il riuscito sciopero degli scrutini che ha chiuso per la pausa estiva le lotte contro la “riforma” Gelmini, le prime manifestazioni dei colleghi precari si sono avute durante le nomine già di fine agosto. La rabbia per i tagli di oltre 2000 di loro nella sola regione Piemonte, tra docenti e Ata, ha prodotto una prima risposta che insieme ai sindacati di base, si è manifestata davanti all’Ufficio Scolatico Regionale, alla Prefettura,…
“Con amarezza”, la lettera della professoressa Enrica Rauso
Nel mese di giugno, durante l’ultimo Collegio dei Docenti dell’a.s. 2009/2010 dopo che il Dirigente scolastico aveva elencato le modifiche necessarie per l’applicazione della “ riforma Tremonti-Gelmini “, ho chiesto di poter parlare: dal microfono ho guardato i miei colleghi e non sapevo cosa dire, non avevo parole per commentare lo scempio a cui stavo prendendo parte…… e ho pianto! Piangevo per tutti quelli che non avrei più rivisto: i docenti di ruolo che non vedevano riconfermata la cattedra nella loro scuola, i precari che proprio non l’avrebbero avuta, gli insegnanti tecnico pratici la cui funzione non era più ritenuta utile……. Piangevo per il mio modo di insegnare che avrei…