Scuola – Petizione contro i tagli e contro il blocco del turnover
Segnaliamo agli amici di A Ruota Libera una petizione che si prefigge di bloccare i tagli alla Scuola e al contempo di non attuare il blocco del turnover. Qui di seguito riportiamo il testo della petizione, mentre chi vuole sottoscriverla deve collegarsi a questo [LINK] Il debito non si paga con la scuola pubblica statale. Ci sono stati 150.000 tra docenti e ATA e oltre 9 miliardi di euro di tagli dal 2008. Oggi ci sono oltre 200.000 precari tra graduatorie ad esaurimento e di istituto. Con questi dati e l’aumento dell’età pensionabile, bandire un nuovo concorso non ha alcun senso. Per questi motivi diciamo: 1. No al concorso e…
I precari della Scuola – La crisi la pagate voi!
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei precari della scuola che si rifiutano (giustamente) di pagare il debito contratto dalla malapolitica e dalla malagestione della cosa pubblica e al contempo rivendicano più posti in organico, meno tagli e sono fortemente contrari al blocco del “turnover” DOCENTI PRECARI DELLE GAE UNITI CONTRO I TAGLI E IL BLOCCO DEL TURNOVER Il debito non si paga con la scuola pubblica. Ci sono stati 150.000 tra docenti e ATA e oltre 9 miliardi di euro di tagli dal 2008. Oggi ci sono oltre 200.000 precari tra graduatorie ad esaurimento e di istituto. Con questi dati e l’aumento dell’età pensionabile, bandire un nuovo concorso non ha…
Guida alle nuove pensioni di Monti – Ecco come cambia il sistema pensionistico italiano
La riforma delle pensioni targata Monti in realtà ha peggiorato il sistema pensionistico italiano, allungando per tutti l’età pensionabile e trasformandolo radicalmente. Un sistema – scrivono i COBAS Scuola – che, se facciamo caso, ha subito riforme strutturali (fino a quella odierna) solo con Governi di centrosinistra e/o tecnici. Ed è questa una prima riflessione da fare: solo con la cosiddetta “pace sociale”, cioè con un sostanziale accordo con i Sindacati “concertativi”, si possono fare riforme radicali e tale pace è garantita solo se c’è l’appoggio parlamentare del cosiddetto “centrosinistra”. Accuse forti quelle del sindacato di base, ma che se andiamo a vedere le riforme passate non possiamo che ammettere …
Scuola, concorso ordinario – La proposta operativa di “”NO AL PRECARIATO PERMANENTE. NO AL RECLUTAMENTO COL DOPPIO CANALE”
Dopo l’annuncio del Ministro Profumo circa l’assunzione di 300 mila precari della scuola dopo aver superato un possibile concorso ordinario, non mancano le prese di posizione e i comunicati dei vari comitati di precari e di gruppi che si coordinano su Facebook. Oggi pubblicliamo il comunicato del gruppo “NO AL PRECARIATO PERMANENTE. NO AL RECLUTAMENTO COL DOPPIO CANALE” Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Agli Onorevoli Deputati e Senatori del Parlamento Alle Organizzazioni Sindacali Agli Organi di Stampa Oggetto: Reclutamento docenti. Proposta operativa Onorevole Ministro, Lei ha dichiarato di voler bandire un nuovo concorso per 300.000 precari, che consenta anche ai giovani di entrare nel mondo della scuola. Ci…
Tfa – Su quali posti sarà bandito il nuovo concorso per la Scuola?
Riportiamo il comunicato dei precari della scuola emanato dopo le dichiarazioni del Ministro Profumo. Il ministro ha dichiarato di voler bandire un nuovo concorso per 300.000 precari, che consenta anche ai giovani di entrare nel mondo della scuola. Dimentica, il Ministro Profumo, che sarà proprio l’innalzamento dell’età pensionabile che impedirà a molti, giovani o meno, di avere accesso alla scuola? Non sa o finge di non sapere che la riforma, voluta da chi l’ha preceduto, ha tagliato molte cattedre in ogni ordine e grado di scuola? Su quali posti si vorrebbe bandire questo concorso, illudendo quanti sperano di avere accesso alla professione e irridendo, offendendo quanti, abilitati con procedure concorsuali,…
Comunicato Stampa – La manovra del Governo Monti fa male alla scuola
L’innalzamento dell’età pensionabile bloccherà l’ingresso dei giovani nella scuola. Per 5-8 anni nella scuola italiana non entreranno più giovani insegnanti. La scuola con gli insegnanti più anziani d’Europa accentuerà questa sua caratteristica (che la Fondazione Agnelli, in un recente studio, considera un limite strutturale). Le scelte del governo quindi non favoriscono né l’occupazione, né i giovani, né la qualità della scuola. Quando la cosiddetta “riforma” Gelmini andrà a regime ci saranno ulteriori riduzioni del numero delle cattedre, a causa della riduzione delle discipline e dell’orario: si formeranno così insegnanti “sovranumerari” che dovranno usufruire della nuova “cassa integrazione” per il pubblico impiego, percependo uno stipendio ridotto senza poter accedere davvero all’insegnamento.…