Dimissioni di Napolitano – Ecco come ci ha lasciati
L’Euro voluto da Napolitano, Prodi e da gran parte della politica italiana ci ha portati ad un grave impoverimento generale. Europeista convinto. Lo studio che riporto sul mio blog è stato condotto dal centro studi di Impresa lavoro. DOPO 13 ANNI DI MONETA UNICA SIAMO PIU’ POVERI, PIU’ INDEBITATI E CON MOLTO MENO LAVORO Dall’avvento dell’euro ad oggi tutti i principali indicatori della condizione economica del nostro Paese sono nettamente peggiorati: la disoccupazione è passata dal 9 al 13%, il rapporto debito/Pil è cresciuto di più di venti punti percentuali mentre l’Istat ha appena certificato come il rapporto deficit/Pil sia ormai arrivato nei primi tre trimestri del 2014 al 3,7%.…
RIPENSARE LA SOCIETA’ CAPITALISTA
Bisogna ripensare la società capitalista. Così come è stata impostata la società occidentale non va bene, lo capisce anche un bambino. Che sia profondamente sbagliato il fatto che l’80% della ricchezza sia nelle mani del 5% della popolazione non è una considerazione comunista o totalitaria, è semplicemente applicare leggi di moralità, equità, giustizia. Dagli anni 80 del secolo scorso in avanti è stata lasciata via libera ad un capitalismo sfrenato che aveva come unico obiettivo l’aumento della produzione e dei consumi nella convinzione che questa era l’unica strada per migliorare il benessere. Sembrava che ogni azienda dovesse avere un unico obiettivo: l’aumento del fatturato. Quest’anno abbiamo migliorato del 10%, l’anno…
L’Italia sarà al collasso nel 2014 – La cura è uscire dall’Euro?
Da un lato ci dicono che i nostri conti sono in ordine (e loro continuano a garantirsi i privilegi n.d.r) dall’altro c’è chi invece analizzando proprio i nostri conti rilascia dichiarazioni allarmarnti per l’immediato futuro: il 2014 sarà un anno rischiosissimo per il bilancio del nostro Stato. “Il Paese ha un avanzo primario del 2.5% del PIL e ciò nonostante il suo debito continua ad aumentare. Il dramma dell’Italia non è morale, ma dipende dalla crisi deflattiva cui è costretta per la sua partecipazione alla zona euro. La politica è fatta di scelte e di coraggio. Fino ad oggi non si è agito per impedire che si dissolvesse il consenso…
Economia – Il futuro è coltivare la terra
Si corre sempre più spediti verso impieghi diversi, ma il futuro resta sempre la terra se non altro per via della crescita mondiale del fabbisogno di cibo. Molti giovani lo hanno compreso da tempo al punto da diversificare la produzione allargando gli orizzonti e puntando verso colture esotiche. A confermarlo è im articolo apparso su Il Giornale che ha riportato le storie, raccolte al Forum internazionale dell’agricoltura di Cernobbio, di alcuni giovani agricoltori che hanno puntato su coltivazioni finora considerate esotiche come mango e avocado, ma anche arachidi e banane che vengono coltivati a diverse latitudini in tutto il Paese. Ma non solo: ad avere successo sono anche gli allevamenti…
Coldiretti Vercelli-Biella: ecco perché il KmZero è vincente sul territorio delle due province nel segno di tipicità, tradizione e impegno
VERCELLI/BIELLA, 2 maggio – L’agricoltura “tipica e a chilometro zero” è “un segmento vincente del settore primario che, in pochi anni, ha saputo dare ottimi risultati anche sul territorio di Vercelli e Biella”. A sottolinearlo sono il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale, Paolo Dellarole e Domenico Pautasso: le due province sono state al centro, in questi anni, di un trend crescente che ha portato allo nascita, sul territorio, di una quarantina di “Punti Campagna Amica” ai quali si aggiungono gli spacci aziendali non ancora accreditati nel circuito stesso; inoltre, il territorio conta su una ventina di agriturismi associati a Coldiretti e a quattro agrimercati, che si…
Stipendi – Crolla il potere d’acquisto
La situazione degli italiani è peggio del previsto: il potere d’acquisto nell’ultimo anno è crollato del 5% e per questo 6,7 milioni di cittadini sono in forte difficoltà. Il primo Rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile) elaborato dall’Istat dimostra che il Pil della felicità è peggiore di quello economico. Il picco delle crisi, indicato come “grande deprivazione” è stato tra 2010 e 2011, con due milioni di persone che hanno visto peggiorare la loro situazione economiche fino alle soglie della povertà. Il 46,6% è costretto a rinunciare a una settimana di ferie, il 38,5% non riuscirebbe ad affrontare una spesa imprevista di 800 euro, il 17,9% non può riscaldare adeguatamente…
L’Italia sempre di più in crisi e povera
Nel corso del 2012 sono scomparse altre 100mila imprese, il reddito pro-capite è sceso ai livelli di 27 anni fa e i consumi sono tornati a fine anni Novanta. Sono questi i numeri di un anno nero, il 2012, fotografati da Rete Imprese Italia, sigla che riunisce le principali associazioni di artigianato, commercio e piccola impresa. Bilancio ancora più nero dopo la pubblicazione dell’ultima indagine Istat che segnala un aumento delle famiglie in povertà relativa: sono l’11,1% equivalenti a 8,2 milioni di cittadini di cui quasi la metà in povertà assoluta. Una situazione che pesa anche sul morale degli italiani: nella classifica della felicità stilata dal World Happiness Report, l’Italia…
ANTEPRIMA: Decreto-legge 179/2012- Misure urgenti per la crescita del Paese, evidenziate le parti che ci interessano
L’esame alla Camera per la conversione in legge del decreto-legge 179/2012, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, si è concluso il 13 dicembre 2012. Publichiamo la scheda con gli articoli di nostro interesse. Scarica la scheda
I numeri del terremoto
Ventimila persone senza lavoro, 3.500 aziende chiuse e la perdita di un punto di Pil. In questi numeri la tragica fotografia dell’economia emiliana travolta dal sisma. La maggior parte dei danni provengono dal distretto biomedicale, per cui si sta già pensando al trasloco. E poi dall’agroalimentare. Cinquecentomilioni di euro i danni per l’agricoltura e le grandi Dop: il Grana Padano da solo ne denuncia 70. E proprio il Consorzio di Tutela del Grana oggi lancia un appello insieme a quello del Parmigiano Reggiano: “Mai come ora acquistate il nostro formaggio per aiutare le aziende e i produttori messi in ginocchio”. Ma a soffrire è l’agricoltura tutta, con capannoni agricoli distrutti,…
Il Sardex la nuova moneta sarda
Dalle mense alla moneta, la nuova tendenza è puntare su un linguaggio locale. Sulla Stampa di ieri si parla di mense che scelgono prodotti a chilometro zero in Piemonte, da Mondovì a Ovada, da Casale Monferrato ad Alba, per quello che sembra essere il prossimo sbocco commerciale dell’agricoltura. Il chilometro zero però ha successo anche nel campo finanziario: ieri Repubblica ha dedicato un ampio servizio alla moneta virtuale locale e al caso del Sardex che viene utilizzato da un gruppo di aziende dell’isola per scambiarsi beni e servizi. Questa rete dove sui prestiti non ci sono interessi è nata nel 2009 e oggi può contare su 420 aziende affiliate. via…