Valentino Rossi è il migliore. E’ questa la sentenza di Assen. Provocatori e stolti se ne facciano una ragione.
Il dopo Donington ci aveva letteralmente disgustato. Il nostro Valentino Rossi, uno dei campioni di motociclismo più forti di sempre era finito nel banco degli imputati in seguito ad una gare dove probabilmente aveva fatto il meglio che poteva. Si sa che in Italia per guadagnarsi l’onore della cronaca è indispensabile la vittoria ma la scorsa settimana, tra le presunte cause della crisi del dottor Rossi veniva gettato di tutto, compresa la vita sentimentale ed un presunto flirt con Elisabetta Canalis (che ci sarà poi di male?).Tutto questo ci ha fatto inorridire perché non si trattano così i campioni, soprattutto quando sono capaci di tirare fuori dal cilindro prestazioni incredibili…
Il cervello all’ammasso!
Che la sinistra, quella “vera”, italiana stia attraversando un momento di crisi ideologica è cosa nota a tutti. Lo dimostrano il voto al finanziamento alle missioni militari all’estero, i tagli alla scuola, alle pensioni, alla sanità, varati con il voto di RC, Verdi e i voti del partito di Diliberto. S’ode da sinistra che si tratta di naturale evoluzione politica. Non tutti però concordano. In molti sostengono che a prevalere sia la sete di potere, altri parlano di semplice assoggettamento alle altre forze politiche dell’Unione, i politologi, quelli bravi, parlano di moderazione e di senso di responsabilità. A dire il vero questa sinistra passi avanti ne ha fatti, ma più…
La crisi del calcio italiano
La solita cocente delusione. Il Manchester United è la vera bestia nera della Roma. I giallorossi sono stati eliminati dalla Champions League dopo aver sbagliato clamorosamente un rigore calciato da De Rossi. In Campo poi si è sentita l’assenza del Capitano, ancora fuori per problemi muscolari, ma nonostante ciò la Roma soprattutto nel secondo tempo ha messo all’angolo gli inglesi andando più volte vicina al goal. Peccato, le italiane adesso sono tutte fuori, ci rifaremo il prossimo anno.
la crisi del matrimonio
Com’è cambiato il mondo, come sono cambiati i costumi, com’è cambiata la vita e… com’è cambiato il matrimonio. Mi ricordo da bambino quando il corteo nuziale partiva dalla casa della nubenda, in fila per due, con lei bellissima e le “verginelle” che portavano il cesto dei fiori. Si arrivava in Chiesa e si trovava lo sposo, emozionato, tremante che aspettava impaziente l’arrivo della futura sposa. Ne seguiva un rituale semplice alla presenza di amici e parenti e poi le foto di rito e il trattenimento a casa o al ristorante. Gli invitati cenavano con i novelli sposi, ballavano con la musica dell’immancabile orchestrina, scartavano i regali o le famose “buste”…