Quando l’enogastronomia “inguaia” la politica
Dopo gli spaghetti al caviale di Lusi, un’altra vicenda di gola mette nei guai un uomo politico, il sindaco di Bari Emiliano, che riceveva in un sol colpo ostriche imperiali, scampi, noci imperiali, astici e cozze pelose. Ma questo è solo un capitolo della saga cibo e potere, come viene riassunta su Repubblica, da Filippo Ceccarelli che nel libro nero dell’enogastronomia politica mette anche la cassata da 11 chili ricevuta da Berlusconi, le forme di Parmigiano regalate da Prodi a Kohl fino ai pecorini che Calvi riceveva da Carboni. E per dimostrare come l’enogastronomia politica sia sempre in voga, oggi su Repubblica, Alessandra Longo definisce la “politica dello strudel” quella…
Agrigento – L’osteria l’ambasciata di Sicilia è slow, anzi molto slow
La notte di Ferragosto è una notte giovane, spiagge affollate, i falò in un luccichio quasi stellare le illuminano, la musica assordante degli stabilimenti balneari e lo scorrere di fiumi di alcol ci portano ormai da qualche anno a scegliere mete alternative. Al frastuono, preferiamo i centri storici, quasi deserti e silenziosi delle città. Così anche ieri notte la meta scelta è stata la Valle dei Templi e il centro storico di Agrigento. E proprio in una storica trattoria del centro, all’Ambasciata di Sicilia, abbiamo deciso di cenare perchè posiziona i suoi tavoli in una veranda naturale che da lontano vede i Templi illuminati. Bello il panorama, bella l’aria che…