Il regolamento sulle nuove classi di concorso, in vigore dall’a.s. 2010/11, così come presentate al CNPI nella versione del 30 settembre 2009
Il regolamento che pubblichiamo qui di seguito riguarda la collocazione dei docenti di ruolo che con la riforma Gelmini finiranno inevitabilmente in situazione di sovrannumerarietà. Ciò significa che per i precari, storici e non, è finita; per loro non ci sarà più nessuna speranza di lavoro. A tal proposito i sindacati di base per l’intera giornata del 23 ottobre hanno proclamato uno sciopero della Scuola. Ma andiamo al regolamento, vi preghiamo di leggerlo con attenzione. Il Regolamento è formato da 8 articoli Art. 1 e Art. 2: nell’allegato A e C sono definite le nuove classi di concorso a cattedra e a posti di insegnante tecnico pratico, con i relativi…
Iniziativa – Vuoi bloccare la riforma Gelmini? Chiedilo al tuo Senatore!
Come sapete, nei giorni scorsi c’è stata una massiccia campagna mail condotta dagli insegnanti, dalle famiglie e dai cittadini, che chiedeva al Capo dello Stato di non firmare il decreto che taglia di 8 miliardi di euro i finanziamenti alla scuola pubblica italiana, tanti posti di lavoro e gli attuali precari.
Brunetta e le sue castronerie
E’ davvero singolare oltre che ridicolo quanto dichiarato dal ministro Brunetta circa i salari degli insegnanti. E’ ridicolo perché dimostra che in materia, il veneziano Brunetta, è davvero ignorante, nonostante lui stesso sia un impiegato statale o se preferite un docente universitario.
Appello – Ripristinate anche il “ceffone educativo” e le “bacchettate”
Oggi sono stato a Torino per partecipare ad una riunione sindacale rivolta alle RSU. L’argomento trattato riguardava le novità in materia scolastica e il maldestro tentativo del governo di definire riforma i corposissimi tagli all’Istruzione italiana. Ai distratti, soprattutto precari, ricordo che questo governo, nei prossimi tre anni, taglierà 87 mila docenti
Dal Liceo Mamiani di Roma, NO all’ O.M. 92 di Fioroni
Anche da Roma e provincia si alza la voce di protesta contro l’O.M. 92, considerata da una partecipata Assemblea cittadina, indetta presso il liceo Mamiani, come una legge dannosa, pasticciata, frettolosa, autoritaria, contraddittoria e con finanziamenti insufficienti. Dall’Assemblea è emersa la richiesta di uno sciopero unitario per ottenere, appunto, la revoca dell’O.M. 92. Forse si farà a maggio con il nuovo governo e un diverso ministro. Intanto i Cobas Scuola hanno confermato gli scioperi già indetti per la prima ora di lezione per martedì 18.3.08 e giovedì 3.4.08 .Durante l’Assise sono stati fortemente criticati quei dirigenti che indebitamente “orientano” o ostacolano le decisioni dei Collegi Docenti e fanno pressioni individuali…
Scuola – Contrattazione d’Istituto
In questi giorni nelle scuole italiane si sono aperte le cosiddette contrattazioni d’Istituto. Lo scopo è quello di suddividere le risorse del Fondo d’Istituto (FIS) alle figure professionali che operano nelle scuole. Non sempre però ciò avviene correttamente poiché spesso ad avvantaggiarsene sono solo piccoli gruppi di docenti ed ATA che in taluni casi raddoppiano persino lo stipendio. I Cobas – Scuola, nel video che segue, consigliano le RSU, impegnate in tale pratica, come agire nel rispetto della trasparenza e correttezza nei confronti di tutti.
Torino – intervista a Roberto Spagnolo dei Cobas – Scuola Piemonte
Oggi giornata di sciopero generale indetto dalle organizzazioni di base. In 12 città italiane ci sono stati cortei di protesta, noi abbiamo seguito quello di Torino, che ha visto 10 mila persone manifestare “festosamente” contro la politica sciagurata del governo Prodi. Abbiamo sentito le ragioni dei COBAS-Scuola con un’intervista al prof. Roberto Spagnolo, delegato regionale del Piemonte.
L’intero venerdì 9 contro la politica del governo Prodi, scioperano i COBAS
I COBAS i sindacati di base hanno indetto per venerdì 9 novembre una giornata di sciopero che riguarderà tutti i settori nevralgici del Paese, scuola compresa. Rimarranno fermi per 8 ore i mezzi di trasporto, gli uffici pubblici invece rimarranno chiusi al pubblico. Venerdì 9 novembre rischia di diventare un venerdì nero per il governo Prodi, infatti, il volantino dello sciopero sintetizza bene le motivazioni: «lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private è indetto contro l’accordo del 23 luglio, per la redistribuzione del reddito, la difesa e il rilancio del sistema previdenziale pubblico e dello stato sociale (scuola, sanità, casa, trasporti), l’aggancio delle pensioni alle dinamiche retributive…