Coldiretti racconta il mondo del riso vercellese alla trasmissione Rai “Scatole Cinesi”, lunedì in città per un reportage e l’intervista al presidente Dellarole
VERCELLI/BIELLA, 20 febbraio – Tappa a Vercelli per “Scatole Cinesi”, la nuova trasmissione che Rai Tre e Rai Educational dedicano al rapporto tra Italia e Cina: la troupe guidata dalla programmista regista Giulia Ceci Sodi è stata lunedì mattina nella città di Sant’Eusebio per alcune interviste, fra cui quella al presidente della Coldiretti interprovinciale Paolo Dellarole. Cornice più che adatta per il servizio è stato lo spazio della sala contrattazioni della Camera di Commercio, dove ogni martedì si tiene il mercato borsistico del riso: il presidente Dellarole ha illustrato lo scenario della risicoltura locale, parlando di una Cina “molto lontana ed allo stesso tempo molto vicina” quando si affronta, appunto,…
Allevare insetti è diventato un business
Allevare insetti per affrontare l’emergenza alimentare del futuro smette di essere una boutade per diventare business. In Cina un imprenditore deposita sette brevetti e investe in un’azienda che produce larve essiccate, polvere di proteine estratta dallo scheletro degli insetti oltre a insetti presi interamente. L’imprenditore, Li Jinsui, che ha puntato sulla mosca, vede un enorme sviluppo per la sua attività: oggi consegna quotidianamente 150 chili di larve che tra due anni potrebbero già essere dieci tonnellate. Anche la Fao approva: l’allevamento di insetti infatti si definisce come un serbatoio di proteine a basso costo, soprattutto ambientale, rispetto all’allevamento tradizionale. La mosca in particolare, oltre ad essere diffusa a tutte le…
ONU – Internet libero è un diritto dell’uomo
La libertà della rete è un diritto fondamentale. Lo stabilisce una storica risoluzione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, approvata il 5 luglio. Proprio mentre in Russia si teme una stretta alla libera circolazione di contenuti sul web, l’Onu approva un documento che dovrebbe vincolare gli Stati a promuovere l’accesso a nternet e a garantire online gli stessi diritti che sono riconosciuti offline. A cominciare dalla libertà d’espressione. La risoluzione del Consiglio per i diritti umani è stata sottoscritta, complessivamente, da oltre 85 Stati. Tra i più convinti promotori c’è stata la Tunisia: “Internet ha avuto un ruolo fondamentale nella deposizione di Ben Alì – ha ricordato…
Miele – Attenti a quello infarcito di pesticidi e arricchito con zuccheri
Il miele italiano vive una stagione di successi e oggi può contare su 50mila eddetti per una produzione di 360mila quintali l’anno. Nel congresso degli apicoltori che si è svolto a Saluzzo (Cuneo) non sono, però, mancati gli allarmi. Il primo pericolo arriva dai neonicotinoidi, il cui divieto di utilizzo scadrà nel giugno 2013. Proprio questo divieto aveva permesso di riportare la produzione alla normalità dopo il crollo del 50% nel 2008 dovuto all’improvvisa moria delle api. Il secondo pericolo è, invece, quello del mercato: il miele italiano d’acacia si vende a circa 5 euro al chilogrammo all’ingrosso, quello cinese arriva a meno di 1,5 euro e per questo conquista…
Finalmente – Direttiva Ue, Stop agli allevamenti intensivi in gabbia!
La gallina torna ruspante. Dal primo gennaio, infatti, in base a una direttiva europea del ’99 dovrebbe arrivare lo stop agli allevamenti intensivi in gabbia. In Italia il cambiamento interesserebbe 55 milioni di galline ovaiole (il 9,2% del pollame nazionale) e 4.970 allevamenti. Intanto cresce del 9% il consumo dell’agrolimentare made in Italy all’estero nonostante l’agropirateria. Cina e Stati Uniti i mercati dove è stato maggiore l’incremento (+18%). In Gran Bretagna è invece salito il consumo di birra italiana e in Francia il fatturato dei nostri formaggi fa segnare un +22%. via Club di Papillon
Difendiamo il miele italiano!
Non c’è pace per il miele italiano. Dopo la moria delle api adesso è la concorrenza (non sempre leale) a far male ai nostri alveari. La vicenda è riportata da Enrico Fovanna in prima pagina su Qn: le vendite in Valtellina calano a picco a causa della concorrenza estera, dalla Cina (che ha triplicato le forniture) all’Argentina fino ai paesi dell’Est, come Moldavia, Kazakistan, Romania e Ungheria. Il vantaggio nell’acquisto di certi mieli è tutto nel prezzo, molto basso. Però attenzione: “Questo – scrive Fovanna – dipende anche dai processi produttivi che non tengono conto degli standard minimi di sicurezza e igiene. E in passato non sono certo mancati i…
Cina – Il mercato del vino italiano cresce poco!
Il mercato del vino in Cina cresce a doppia cifra ma soltanto perchè si parte quasi da zero. Marco Alfieri su La Stampa di ieri fa un’analisi impietosa dell’esperienza italiana nel mercato orientale a partire dal settore dell’agrifood e dal flop clamoroso di Piazza Italia, centro commerciale nato per essere la vetrina sulle nostre migliori produzioni e chiuso in appena 14 mesi. Fatica a decollare anche il mercato del vino: nel 2009 sono state esportate in Cina bottiglie per un valore di 40 milioni contro i 4 miliardi totali del nostro flusso commerciale (in pratica soltanto l’1%) e le nostre etichette sono minoritarie nella grande distribuzione rispetto ad australiane e…
Il batterio killer era contenuto nei germogli di soia, ma è psicosi verso altri presunti cibi contaminati
E’ stata individuata l’origine del “batterio killer“: sarebbe un’azienda produttrice di germogli di soia coltivati in alta Sassonia (mancano però ancora le analisi definitive). Intanto i casi in Germania salgono a 2163: molti pazienti hanno sviluppato la sindrome emolitico uremica e i morti accertati sono 22. La soia chiude il cerchio dei possibili “untori” con una serie di indiziati mai così vasta: venerdì la paura dell’ignoto spingeva alla ribalta la carne fresca e gli hamburger che, scrive Repubblica, ogni anno provocano 600 vittime negli Stati Uniti mentre il Corriere della Sera spiegava come difendersi dalle infezioni alimentari spaziando tra salmonelle, campylobacter e clostridium botulinum. Sabato ha creato allarme un ristorante…
Virus H1N1: un bluff! Adesso gli stati rivendono i vaccini
Quella che doveva essere l’influenza peggiore di inizio secolo si è rivelata un grande bluff, ma solo per i cittadini del mondo perchè le multinazionali del farmaco invece è stato un vero affare e che affare!!! Le cifre che gli stati hanno “sborsato” per dotarsi dei vaccini “utili” a fronteggiare la pandemia sono stati notevoli, ma il risultato è stato che a vaccinarsi sono stati in pochi. I primi a rifiutarsi di sottoporsi al vaccino sono stati proprio i medici. Adesso gli stati si ritrovano con i magazzini zeppi di scorte di vaccini non utilizzati e le casse svuotate, per rimediare a ciò la Germania e la Francia hanno deciso…
Turandot – L’intervista al regista Manuel Giliberti
Le opere dirette dal maestro Manuel Giliberti ci emozionano sempre come la storia della bella principessa di Cina, Turandot, così crudele da essere “cagion di barbarie e lutti e lacrime” e del suo rifiuto di piegarsi ai desideri del padre, l’imperatore Altoum, che la vuole maritare a tutti i costi. Questa è l’ossatura del racconto, di questa fiaba che, in realtà, fiaba non è poi tanto. Noi lo abbiamo intervistato