Crisi – Gli italiani sprecano meno cibo
Il 57% degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo per effetto della crisi, attraverso una spesa più oculata (per il 47%), con una riduzione delle dosi acquistate (31%), facendo più attenzione alle date di scadenza (18%) e anche utilizzando quanto avanzato in cucina (24%). Ogni anno, sempre secondo l’indagine Swg per Coldiretti, vengono sprecati circa 10 milioni di tonnellate di alimenti e nei cestini della spazzatura spesso finiscono frutta, verdura, pasta, pane e latticini, alimenti che potrebbero essere riutilizzati attraverso piccoli trucchi. Proprio la cucina degli avanzi tornerà protagonista a Golosaria con lo chef dell’Osteria della Buona Condotta di Ornago (Mb), Matteo Scibilia, che nello show cooking di sabato…
In Inghilterra il cibo non scade più
L’Inghilterra abolisce le date di scadenza per eliminare gli sprechi alimentari. Nel Regno Unito, infatti, vengono gettate ogni anno derrate per un valore di 12 miliardi di sterline solo perché scadute da qualche giorno, ma ancora buone. La soluzione è stata, dunque, di ridurre tutte le indicazioni a due soltanto: “best by” che indica fino a quando il prodotto è nelle condizioni ottimali e “use by” che segna il limite oltre il quale non è più commestibile. Una suddivisione simile esiste già nel nostro Paese, dove l’indicazione “da consumarsi entro il” segnala il termine perentorio entro il quale il prodotto deve essere consumato, mentre la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…
In Europa si spreca troppo cibo
L’Europa spreca troppo cibo. Solo in Germania un terzo dei generi alimentari finisce nella spazzatura quando è ancora perfettamente commestibile. Questo per colpa della data di scadenza che i consumatori rispettano alla lettera. Ma occorre fare attenzione e distinguere tra la sigla Mhd, che garantisce che il prodotto abbia, al momento del consumo, lo stesso livello di qualità garantito dal produttore il giorno del confezionamento, e la data di scadenza dei generi deperibili (vedi carne, pesce, uova) via Club di Papillon
Arabia Saudita – Ristorante multa i clienti che non finiscono il loro pasto
Un ristorante della provincia di Damam (Arabia Saudita) ha deciso di multare i clienti che non finiscono il loro pasto, come gesto di solidarietà verso i poveri di tutto il mondo. Il denaro così raccolto sarà devoluto in beneficenza alle organizzazioni umanitarie. L’idea non è dispiaciuta a diversi clienti ben disposti a pagare un supplemento come segno di solidarietà e allo stesso tempo di educazione al corretto consumo di cibo. La notizia viene commentata da Paolo Massobrio che su il sussidiario.net suggerisce di andare ancora oltre: “l’iniziativa di Darman dovrebbe essere adottata nelle famiglie con una multa sulla paghetta del valore del cibo che si avanza. Sarebbe una rivoluzione, che…
Pensare aiuta a dimagrire
Arrivare al giusto livello di sazietà è semplice: basta concentrarsi sul cibo che si ha nel piatto. Secondo uno studio dell’università di Harvard, non distrarsi mentre si mangia permette al cervello di cogliere prima i segni della sazietà. Inoltre, anche mangiare lentamente aiuta: sempre in questo studio viene affermato che ci vogliono circa 20 minuti prima che la mente trasmetta il senso di sazietà. Il punto sta nel saperli gestire al meglio. via Club di Papillon
Anche Heinz Beck e Antonello Colonna sposano la filosofia del “Doggy Bag”
Si sta diffondendo nel nostro Paese (Oltreoceano è una prassi consolidata) l’abitudine a portarsi a casa gli avanzi della cena consumata al ristorante. Tra gli chef che già hanno abbracciato questa nuova filosofia, spiccano Heinz Beck e Antonello Colonna. Ma non mancano casi ancora più eclatanti come quelli di Michelle Obama e il suo “doggy bag please” al G8 de L’Aquila, o l’esempio più recente della Regina Elisabetta II che ha invitato gli ospiti del ricevimento del nipote William a portare via con sè ciò che rimaneva della torta nuziale. Quindi, da una lato l’attenzione alla crisi (oltre 37 miliardi di euro di cibo sprecati all’anno secondo Coldiretti), dall’altro l’aspetto…
Allarme FAO: ogni anno si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo
Nuovo allarme della Fao sul cibo sprecato: ogni anno vengono gettati via circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, quasi un terzo della produzione. Il consumatore più sprecone è in Nord America, mentre in Europa ognuno butta circa 95 – 115 kg di cibo ogni anno: un’enormità se si pensa ai 6 kg della zona sub sahariana. In Italia, secondo una stima della Coldiretti, vengono perse ogni anno circa 10 milioni di tonnellate di cibo, per un esborso di 37 miliardi di euro. Per fortuna accanto a chi spreca c’è chi raccoglie e ridistribuisce gli alimenti: il Banco Alimentare, che quest’anno – ricorda Avvenire – ha recuperato 65mila tonnellate di…
Diete e bugie
L’Occidente non è mai stato così ossessionato dal cibo e dall’alimentazione come oggi e paradossalmente ha raggiunto il record di obesità. Paolo Bianchi su Libero riprende il saggio Mangiare del filosofo Paolo Rossi, per poi attaccare (confondendole) crociate salutiste, cultura del cibo locale e alimentazione etica. “Ecco, proprio in questo mito di un’alimentazione assolutamente corretta che distingue (in modi esagerati e ossessivi) tra cibi giusti e sani e cibi pericolosi, si confonde un conformismo vischioso” scrive Bianchi, il quale attribuisce questa nuova ideologia al Partito del Sapore (identificato con Arcigola Slow Food) che ricorderemo, aggiunge ancora Bianchi, “allo stesso modo con cui si ricorda il Manifesto del Partito comunista”. E…
Firenze – Ad una coppia di turisti il gelato è costato 27 Euro
Il gelato a 27 euro? Succede a Firenze dove una coppia di turisti ha sborsato questo prezzo esorbitante per una coppa e un cono in una bottega nei pressi di Ponte Vecchio. La gelateria però si difende: i prezzi erano regolarmente esposti alla parete. Esagerazioni a parte, questa sembra essere l’estate del gelato che si smarca dal ruolo di cibo da passeggio per diventare parte dell’alta pasticceria. Ne parla oggi il Corriere della Sera con un approfondimento sui nuovi gusti del gelato: dal bergamotto al Recioto, dal Grana Padano alla pastiera napoletana sino al sushi. via Club di Papillon
44 milioni di nuovi poveri, è allarme “caro cibo”
L’allarme per l’aumento dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità torna a scuotere l’attenzione dei principali quotiadini italiani e internazionali. Ieri sull’argomento è intervenuto anche il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi che ha lanciato l’appello per intervenire subito sulla corsa dei prezzi che negli ultimi mesi hanno provocato 44 milioni di nuovi poveri. I rincari a tavola cambiano anche il menu degli italiani, che conta una diminuzione di frutta e verdura, ma anche carne e pesce a fronte di un aumento del consumo di pollo e maiale che hanno prezzi decisamente più bassi. L’aumento dei generi alimentari infatti è costante anche nel corso dei primi mesi del 2011:…