I cellulari? In regalo già a 4 anni.
E’ incredibile quanto emerso da un’indagine condotta dal Centro Studi Minori e Media presso le scuole elementari, medie e superiori di 20 città in dieci regioni d’Italia: già all’età di quattro anni i bambini possiedono e portano a scuola un telefono cellulare. Lo studio ha interessato 4.000 tra studenti e genitori e proprio dalla loro intervista è emerso che la stragrande maggioranza possiede il telefonino e che tra questi molti l’hanno ricevuto in regalo dai genitori già alla tenera età di 4 anni. Il dato ovviamente ci lascia sbigottiti e ci fa capire che spesso più che sull’educazione dei ragazzi bisogna intervenire su quella dei genitori.
Sarà Wi-Max a rivoluzionare l’accesso alla rete internet
E’ ufficialmente aperto il bando per l’assegnazione delle licenze Wi-Max, il sistema di trasferimento dati senza fili alla frequenza di 3,4 – 3,6 Ghz, banda larga ad altissima capacità (fino a 74 mega). Il sistema è rivoluzionario ed andrà a risolvere i problemi delle molte zone ancora non coperte dall’adsl. C’è grande attesa per Wi-Max, a detta di molti esperti, tecnologia che cambierà le nostre abitudini al pari dei telefoni cellulari.
La distanza dalla politica
Costruire ristrutturare, o ampliare una casa comporta per il suddito italiano (chiamarlo cittadino mi sembra fuori luogo) una maratona tra permessi, documenti, certificazioni e spese folli, tali da stroncare la volontà di chiunque. Anche il “semplice” acquisto non è né uno scherzo né un’impresa esente da rischi. Ottenere un allacciamento telefonico o disdire un abbonamento è una prodezza che si racconterà ai nipoti. Registrare un documento richiede quantità di tempo e di pazienza non immaginabili da chi non vi abbia provato. Ottenere giustizia da un tribunale, se non c’è di mezzo almeno un morto diventa il sogno di una vita, ma a patto di essere longevi. Le tasse si pagano…
Esami di Stato, trucchi per copiare
Manca ormai solo un mese all’inizio degli esami di Stato. Quest’anno saranno circa 400 mila studenti delle scuole superiori che lo sosterranno. Com’è noto in questi ultimi giorni di scuola, i ragazzi cercano di carpire su cosa si baseranno gli scritti. Assieme agli insegnanti si prova a capire quali potranno essere i titoli degli elaborati, quali i personaggi, quali le tematiche, si fanno le prime ipotesi, puntualmente smentite dalle tracce ministeriali. C’è sempre poi l’esaminando che si vanterà di conoscere in anticipo le tracce grazie ad una fantomatica conoscenza altolocata, anche in questo caso la realtà smentirà lo “sborone” di turno. Quindi cominceranno a formarsi dei lavori di gruppi finalizzati…
la generazione hi-tech, chi la capisce?
Sarà forse la libertà d’internet a cambiare gli usi e costumi della società, ma soprattutto degli adolescenti? Forse sì, ma anche i telefonini stanno dando un notevole contributo, specie su ciò che, fino a qualche tempo fa, era considerato un tabù: l’intimità. Qualche mese fa abbiamo assistito allo scandalo di un’adolescente udinese che, in un momento di goliardia collettiva, si è lasciata riprendere dai compagni di scuola mentre si esibiva in un focoso streap-tease. Come accade di solito in questi casi, il video fece prima un giro, di telefonino in telefonino, poi passò su internet e la vicenda inevitabilmente divenne di dominio pubblico. Lo scandalo era servito. Ancora una volta…