Carcere e ristorazione, un binomio ormai indissolubile
Carcere e ristorazione, un binomio sempre più forte. Dopo le prime esperienze pilota oggi diventate realtà importanti, come il carcere di Opera e quello dei Tre Palazzi di Padova, l’enogastronomia è diventata più un mezzo di “evasione” e di rieducazione per i detenuti. Ne parla oggi su Avvenire Giovanni Ruggiero con un bel servizio dal carcere di Volterra dove ogni mese apre il ristorante “Mille sbarre” allestito in una cappella: con 35 euro si può mangiare e contribuire al progetto “Il cuore si scioglie” per le adozioni a distanza. Gli chef sono i detenuti, che si dilettano con costolette aromatizzate con spezie e caffè e dessert con mele e cannella.…