Italia – Cala la produzione del vino novello
Cala vistosamente la produzione di vino novello che quest’anno, con il 20% in meno rispetto allo scorso anno, toccherà uno dei suoi record negativi. Secondo le stime Coldiretti, riprese dal Giornale (da cui è tratta l’immagine), saranno circa 6 milioni le bottiglie dell’ultima vendemmia che dal 5 novembre sarà possibile trovare in commercio. Una scelta, quella dei produttori di vino, che deriva dalla combinazione di due fattori: la scarsità della vendemmia 2011, la più avara degli ultimi 60 anni, che ha spinto i produttori a privilegiare i vini classici, e la contemporanea perdita di appeal del novello, in costante calo nelle vendite. via Club di Papillon
Non si sposa più nessuno, matrimoni in netto calo!
Finisce l’epoca dei matrimoni almeno secondo l’Istat che ha registrato un calo delle cerimonie del 30% in due anni. Per chi decide il grande passo inoltre cambiano le modalità dell’organizzazione con una spesa che varia tra i 6mila e i 27mila euro. (Su tutti i quotidiani) La nuova tendenza in campo di pranzi di nozze era già stata anticipata ad Expo Riva Hotel dove era stato presentato anche un decalogo del nuovo pranzo di nozze. via Club di Papillon //
Al Nord famiglie sempre più povere, tiene il Sud
Scende del 2,7% il reddito disponibile (al netto di tasse e contributi) delle famiglie italiane per la prima volta dal 1995. Secondo i dati diffusi dall’Istat e ripresi oggi su tutti i quotidiani nel 2009 la recessione ha colpito duramente delle tasche dei concittadini in particolar modo al Nord Ovest dove Lombardia e Piemonte perdono il 4,1%, mentre tiene il Sud con Calabria e Sicilia che mostrano un andamento lievemente positivo. Secondo la Cia il primo settore a risentire di questa flessione è stata l’enogastronomia con una famiglia su tre che ha modificato il proprio menu optando spesso per una qualità inferiore. via Club di Papillon //
E all’improvviso fu crisi!
Prima delle elezioni regionali la crisi era solo un’invenzione di certi media, subito dopo la tornata elettorale il governo non perse tempo e si mise subito all’opera per individuare i settori da tagliare. Nel mirino (a chiacchiere) finirono gli sprechi e privilegi della politica, nei fatti invece ad essere massacrati: scuola, sanità e il solito stato sociale… Come nelle peggiori tradizioni dei governi del passato! Gli italiani dal canto loro sono convinti che questi tagli siano necessari per la sopravvivenza del Paese, non importa se perdono pezzi di diritti acquisiti, tanto la tivvù distribuisce tanta di quella vasellina che non avvertono più nemmeno il dolore… Peccato pero’ che a soffrire…
Riforma della Scuola, solo tagli e nulla più
Un articolo di Repubblica riprende ciò che noi avevamo scritto già qualche anno fa, quando iniziarono a girare le prime voci sulla riforma della scuola. Riforma che in realtà nasconde drastici tagli al sistema Istruzione con un relativo impoverimento della qualità stessa della Scuola. A rimetterci maggiormente saranno gli Istituti Tecnici, ma anche i licei avranno poco di che rallegrarsi. Al liceo classico – scrive Repubblica – “le ore calano drasticamente. È il caso della sperimentazione in lingua straniera (circolare ministeriale 198/092) che lascerà sul campo in media 3 ore settimanali di lezione, tutte di lingua straniera, ovviamente. Alla faccia dell’Europa, qui si punta sui dialetti e si tagliano le…