E adesso squalificatelo a vita!
Mi verrebbe da dire: …e poi lo chiamano calcio. Anche se la settimana scorsa un calcio c’è stato. Non un calcio dato alla palla da fuoriclasse per fargli disegnare una traiettoria impossibile, ma un volgarissimo calcio nel culo dato da un allenatore ad un altro allenatore. Si, proprio così, da “mister” a “mister”, ovvero da chi dovrebbe dare l’esempio, almeno in panchina. Lo spettacolo è stato indecoroso, quasi squallido, almeno per chi ama questo sport. A quell’episodio se ne aggiunto un altro, forse ancora più misero perché non riguarda due avversari, bensì un giocatore e un operatore della televisione presente a bordo campo per riprendere le fasi della gara e…
E’ tutto fumo o c’è anche dell’arrosto?
lo spogliarello dopo la vittoria
Alla scoperta di Guardado, ‘El Chico Maravilla’ che al calcio applica il karate. Ne sentiremo parlare…
[calcio femminile] lo spogliatoio
Calcio femminile
Le verità di Moggi e i guai della Juve.
In Italia esiste la libertà di parola, per fortuna. Spesso molti ne abusano, talvolta persino impantanandosi tra le parole. E’ successo nei giorni scorsi a “big Luciano”, l’ex RE del calcio italiano. Ospite in una sagra cittadina, Moggi non ha perso occasione per raccontare la sua “verità” su calciopoli, definendosi niente popodimeno come l’unico vero difensore della Juventus. Ha però omesso di dire che la società torinese senza le sue numerose “telefonate” forse non avrebbe passato alcun guaio. Probabilmente avrebbe vinto diversi campionati in meno, ma non avrebbe sofferto la serie B. Probabilmente dietro questa difesa si nasconde un tentativo di salvare se stesso. Infatti sarebbe strano se affermasse che…
E la Juve vinceva.
Nei giorni scorsi i media hanno riportato timidamente le dichiarazioni di Paparesta senior. Dichiarazioni che se confermate descrivono il tentativo di Moggi di “addolcire“, attraverso di lui, il figlio: “Per quanto riguarda l’interesse coltivato da Luciano Moggi, devo essere sincero e dire che compresi abbastanza bene che il dirigente Juve aveva un suo interesse ad avviare un rapporto personale con me, non tanto per la mia persona, ma perché questo poteva risultare utile per superare i problemi creati dalla presenza di un arbitro come mio figlio che Moggi, evidentemente, riteneva ostile alla Juve o comunque non allineato“. Ma non solo, secondo Paparesta nel mondo del calcio non si muoveva foglia…
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Calcio Spettacolo!