WEB – Governo nuovo, idea di “bavaglio” vecchia
Dopo le minacce via web alla neo presidente della Camera Boldrini, inizia a farsi strada l’idea di una legge ad hoc che “regolerà” la rete. Fermo restando che condanniamo fermamente sia le minacce che le diffamazioni che corrono via web e per le quali esiste già una specifica giurisprudenza, temiamo che, con la scusa di regolamentare, in realtà si voglia predisporre un bel bavaglio a chi, attraverso la rete, ha denunciato e continua a denunciare malefette spesso ignorate dai media cosiddetti “tradizionali”.
Nell’affollato staff della Boldrini “trombati” e figli, la denuncia de L’Espresso
Uno staff di comunicazione quadruplicato, alla faccia della sobrietà. Il presidente della Camera Laura Boldrini, innovando la tradizione per cui ogni nuovo capo di Montecitorio arriva col proprio portavoce (e solo con quello) e si appoggia per il resto all’ufficio stampa del Palazzo (che conta già sei giornalisti), ha preso a lavorare con sé altri quattro giornalisti “esterni”. L’elenco comprende: Valentina Loiero, figlia dell’ex dc e poi Pd Agazio, nominata capo della comunicazione; Roberto Natale, già presidente della Federazione nazionale della stampa, ricollocato da Vendola come portavoce del presidente dopo la mancata elezione con Sel; Giulia Laganà, addetta ai rapporti con gli organismi internazionali, nonché figlia dell’ex parlamentare Pd Tana…