Attenzione a cosa portate a tavola – Quando la pubblicità ci “avvelena”
La questione principale si chiama “sintesi”. Se con Twitter il limite massimo del messaggio è fissato in 140 caratteri, nel mondo del marketing alimentare il numero di “lettere” a disposizione deve essere ancor più basso. L’obiettivo è raggiungere con la strada più breve, veloce ed efficace la mente in generale, il portafogli di conseguenza, lo stomaco nello specifico. Qui si vende cibo attraverso la certezza offerta di operare per il nostro bene: come, non sapete quanto è importante il Selenio? Cosa?! Non conoscete il Selenio? Male, malissimo. Peggio. Non volete bene né a voi stessi né alle persone che vi circondano. È ora di pentirsi, e lo strumento per farlo,…