Blocco dei TIR – Diminuisce la protesta, autostrade più scorrevoli, ma si contano i danni
Dopo 48 ore la protesta dei tir sembrerebbe diminuire e il traffico sulle autostrade torna scorrevole, anche se l’agitazione continua. Impressionante la mole di merci deperibili da buttare: secondo Coldiretti per ogni giorno di protesta vanno distrutte cinquantamila tonnellate di prodotti. I consumatori intanto devono registrare prezzi schizzati alle stelle, come ricordano tutti i quotidiani. Rispetto alla scorsa settimana sono saliti del 20% i prezzi di frutta e verdura, con arance, pere e mele che hanno toccato i 2 euro al chilo. Dalla prossima settimana sarà invece la carne bovina a risentire degli effetti del blocco, con un aumento di 4,5 euro al chilo secondo le stime di Federconsumatori. Le…
Gli stranieri in viaggio vanno pazzi per gli Autogril italiani
Gli automobilisti europei amano la cucina italiana e in queste settimane, fino al 31 dicembre, hanno preso d’assalto gli Autogrill d’Europa per il progetto Grand Tour, dove erano disposti in primo piano i prodotti di Emilia Romagna, Piemonte e Campania. Tra i primi quattro acquisti preferiti figurano il panino al prosciutto crudo, quello al salame piemontese, i fagottini al prosciutto e il panino alla coppa. via Club di Papillon
La frutta e verdura nelle aree di servizio delle autostrade
Per la prima volta i mercatini degli agricoltori arrivano sulle autostrade, ospitati in una serie di aree di servizio da fine maggio a fine giugno. Il progetto sperimentale, firmato da Coldiretti e Autostrade, è previsto per ora in 5 aree, ma se dovesse funzionare potrebbero diventare 50 entro l’autunno. “Ogni mercato – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Sergio Marini – avrà prodotti legati alla regione che lo ospita, quindi anche a pochi chilometri di distanza i viaggiatori potranno trovare un’ampia e diversificata gamma di prodotti”. Dal marzo dello scorso anno, secondo i dati Istat, ben 8,3 milioni di italiani hanno fatto acquisti nei punti di Campagna Amica. via Club…
Il Paese va ammodernato, altrimenti sarà la fine!
Ma dove vai se le infrastrutture non ce l’hai? Da nessuna parte purtroppo. Il Paese per essere competitivo ha bisogno di nuove e moderne infrastrutture. Le sole linee aeree non bastano a colmare il gap infrastrutturale, servono strade, autostrade e soprattutto ferrovie, ma servono anche strutture turistiche moderne e attrezzate. La Cgia di Mestre nei giorni scorsi ha messo a confronto i chilometri di ferrovie, di autostrade, di strade statali e provinciali e di fiumi navigabili in rapporto alla popolazione dei principali Paesi dell’Europa dei 15. Il risultato che emerge da questa comparazione è che l’Italia è quasi sempre in coda alla classifica. “Per quanto riguarda le ferrovie – rileva…
Autostrade – i disagi degli automobilisti
Le nostre autostrade non sono sicure. Lo dimostrano i numerosi incidenti che ogni anno coinvolgono proprio chi percorre le autostrade. Le cause sono molteplici: forte traffico, carenza di corsie d’emergenza, segnaletica talvolta non chiara e poi le continue interruzioni per i perenni lavori in corso. Quest’ultima è forse la causa principale. Sotto accusa c’è sempre stata la Salerno – Reggio Calabria, ma ci sono altri tratti autostradali altrettanto pericolosi come ad esempio la A4 che collega Venezia a Torino passando per Milano. Noi ne abbiamo percorso un tratto e ve ne mostriamo le immagini.
La distanza dalla politica
Costruire ristrutturare, o ampliare una casa comporta per il suddito italiano (chiamarlo cittadino mi sembra fuori luogo) una maratona tra permessi, documenti, certificazioni e spese folli, tali da stroncare la volontà di chiunque. Anche il “semplice” acquisto non è né uno scherzo né un’impresa esente da rischi. Ottenere un allacciamento telefonico o disdire un abbonamento è una prodezza che si racconterà ai nipoti. Registrare un documento richiede quantità di tempo e di pazienza non immaginabili da chi non vi abbia provato. Ottenere giustizia da un tribunale, se non c’è di mezzo almeno un morto diventa il sogno di una vita, ma a patto di essere longevi. Le tasse si pagano…
la ripresa economica passa solo attraverso le infrastrutture
Per rilanciare l’economia del Paese si è scelto la via della flessibilità spinta, richiesta da Confindustria e realizzata attraverso la legge Biagi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, crescita quasi vicina allo zero, previsione per l’anno in corso del 1,3% ma la consapevolezza che bisogna fare molto di più per gettare le basi verso una vera ripresa economica. Apro e chiudo subito una parentesi che riprende l’analisi del quotidiano di Confindustria: «Molte imprese italiane si sono insediate all’estero, come ha detto anche il direttore de “Il sole 24 Ore” Ferruccio de Bortoli. Allora, più che “stallo” bisognerebbe dire che l’Italia sta cambiando pelle e ci sono cose che…