Televisione, in barba alla qualità conta solo l’audience. Il caso del Festival di Sanremo 2012 e di Adriano Celentano
Cari Amici di A Ruota Libera, ci chiediamo cosa c’entri l’audience con il festival di Sanremo. La risposta è nulla e ci piacerebbe poter vedere una serata della rassegna canora italiana che guardiamo sin da piccoli senza sentire parlare di ascolti e di quella assurda gara tra emittenti televisive che si combatte quotidianamente. Il Festival dovrebbe significare qualità! E’ ridicolo ma pare invece che l’obiettivo di qualsiasi trasmissione compreso appunto il Festival sia esclusivamente quello di catturare più telespettatori a tutti i costi! L’impressione è che la qualità, la volontà di fare televisione nel modo migliore lasci il posto alle strategie talvolta persino becere per conquistare più audience. Ecco quindi…
Televisione – Quando la cucina… serve a tutto
Corsi di cucina meglio dell’analista e professori in tutte le salse. Panorama dedica un ampio servizio alla cucina come luogo dove risolvere i problemi di coppia o trovare l’amore (cucching therapy ovvero terapia per cuccare) o dove trovare il cuoco che si nasconde dentro di noi, grazie a corsi ed insegnanti di successo. Difatti oggi le scuole di cucina sono tante e i target sono ben differenziati. Vanno da quelli snob per signore chic a quelli classici per i salutisti e amanti delle tradizioni regionali fino a quelli professionali, non solo per chi pensasse di farne un mestiere. Poi ci sono quelli giovani e innovativi per i single e i…
Quando la psicosi aumenta gli ascolti e fa vendere i giornali
Prima i cetrioli, poi il salame di cervo, infine i dubbi su pomodori, frutta, carne cruda, fino a chi è arrivato a mettere in dubbio le conserve, tirando fuori il botulino. Ma che c’entra? E’ il menu della paura, la sfilata primavera-estate del dubbio in tavola. Siccome la notizia non c’è, bisogna inventarla, infarcendola di insicurezza, affinché qualcuno, al momento di mangiare, magari si ricordi che “l’ha detto il giornale”. Ma questa non è la battaglia dell’informazione: è l’estremo tentativo per farsi ancora leggere, amplificando la paura… E chi se ne importa se i danni agli agricoltori salgono di giorno in giorno. Per il sacro ascolto, questo e altro (sic!)…
Da 3 anni chiediamo un’intera puntata sulla scuola. Santoro, un solo minuto non basta!
La scuola da 15 anni (e forse ancor di più) subisce un feroce attacco dalla politica: tagli, progetto 92, concorsone, riforme dei cicli, prima berlingueriane, poi morattiane e ora gelmintremontiane. L’ultimo attacco, il più efferato, lo ha inflitto la legge 133 del 2008 (amiamo ricordarlo) ha tolto all’Istruzione ben 8 mld di euro, causando un crollo verticale della qualità della scuola. Tutto ciò è passato nel silenzio assordante di quasi tutto il panorama politico. Poche sono state le prese di posizioni chiare e ferme, gli stessi sindacati ancora una volta si sono spaccati lasciando soli soprattutto i precari che sono visti costretti ad auto-organizzarsi per denunciare la loro tragica situazione. Gli stessi media…
Noi siamo solidali con Enrico Mentana
La morte di Eluana ha fatto un’altra vittima illustre, si tratta di Enrico Mentana. Il volto noto dell’informazione, che con il suo TG5 ha innovato il modo di fare il “telegiornale” in Italia, si è dimesso. La rete televisiva per la quale lavorava, Canale 5, piuttosto che interrompere il palinsesto e dare dunque spazio alla vicenda della morte di Eluana Englaro, ha preferito trasmettere la diretta televisiva del Grande Fratello.