Con i precari, per i precari, per la scuola
Se 200 vi sembran pochi… Tanti sono i lavoratori della scuola che quest’anno nel biellese non lavoreranno più (come una grande fabbrica tessile che chiude!): bidelli, personale di segreteria, insegnanti di ogni grado. Lavoratori di ogni età (non solo giovani), biellesi e immigrati dal sud che dovranno fare i conti con il lavoro che non c’è e il senso di frustrazione… Ø Dobbiamo incontrarci per mettere insieme rabbia, delusione e vergogna. Ø Dobbiamo parlarci per trovare un senso e una strada per reagire. Ø Reagire insieme ad altri insegnanti e lavoratori della scuola che un posto ce l’hanno. Ø Mettere insieme idee e percorsi. Adottare comportamenti comuni fuori dalla scuola…
Scuola – Anche a Biella qualcosa inizia a muoversi
Anche a Biella i precari, ma più in generale i lavoratori della scuola, si stanno organizzando per contrastare la disfatta della riforma (che poi riforma non è) Gelmini. Dopo un giro di mail e di contatti si è deciso di organizzare un incontro all’Itis “Q. Sella” (scarica l’allegato). Il dibattito inizierà da alcuni semplici, ma significativi punti, ovvero l’invito a tutti gli insegnati a non accettare cattedre oltre le 18 ore, non accettare supplenze a pagamento, invitare i Presidi a dare mansioni dignitose e funzionali all’attività scolastica ai sovranumerari con 18 ore a disposizione, ecc…; dare vita ad un luogo (in una scuola) aperto in permanenza (capire come e dove)…