Carote e dintorni. Tutto salato!
Non dite al contadino quanto è buono il cacio con le pere. E neppure quanto gli costerebbero le sue carote, se le acquistasse direttamente al negoziante. Ma anche noi forse non vorremmo saperlo, in fondo. Perché è veramente incredibile come, per colpa della filiera che sta nel mezzo del cammin di una verdura, i prezzi degli alimenti sobbalzino alle stelle. Il loro aumento è maggiore di cinque volte rispetto al primo prezzo, quello che si paga al produttore. La denuncia è stata fatta dalla Coldiretti, che accusa la grande distribuzione; controlla infatti i 2/3 del mercato dei vari generi alimentari. Il caso più eclatante, appunto, è quello delle carote. Un…
Precariato – “Zappare non è una vergogna!
Siamo alla frutta. Di nuovo questa metafora sulle mele e le arance, abusate sia a causa dei pesticidi che intasano il nostro metabolismo, sia come portata di “arrivo”; cioè quando si percepisce che una data situazione non è più tollerabile. E ancora: si pensa che “zappare” oppure (con più langage) coltivare la terra sia un deterrente alla realizzazione personale. Al raggiungimento di certi obbiettivi che ci si prefigge al momento della schiusa della nostra personale crisalide. Ci auguriamo fortemente che nessuno debba perdere il proprio posto di lavoro, in ogni settore lavorativo che si rispetti. Ed i precari ultimamente sono purtroppo tanti. Invece di darsi all’ippica, siamo propositivi e soprattutto…
Cattolica Eraclea – esonda il fiume Platani
Fa sempre una certa impressione vedere un servizio dei TG della RAI che parlano del proprio paese d’origine, lo fa ancor di più quando descrive episodi spiacevoli che lo riguardano.
La pesca di Bivona, una squisitezza
“Si dice in giro che è la più buona” noi l’abbiamo degustata e se non è la più buona è sicuramente tra le più buone, ci riferiamo alla gustosa Pesca di Bivona. Frutto che prende il nome della località nella quale è prodotta, appunto Bivona, piccolo centro montano in provincia di Agrigento.
Salviamo i gelsi “neri” e “bianchi”
Uno dei ricordi più belli della mia infanzia ha come protagonista una signora che, girando con una pentola per le vie per il paesino, vendeva dei frutti straordinari: i gelsi “neri”. Frutti delicati e gustosi, ma facilmente deperibili. Proprio per questo motivo non interessano né alla grande distribuzione e ahimé neanche alla piccola. E purtroppo di quelle signore disposte a girare il paese per vendere i gelsi non se ne vedono più. Proprio lo scarso interesse sta portando quasi alla scomparsa di tale frutto. A distanza di più di 12 anni, grazie a mio zio, sono riuscito a ri-gustare i gelsi “neri”, una vera apoteosi di gusto. Accontentatevi di condividerli…
L’aratura
L’aratura è una tecnica di lavorazione del terreno consistente nella rottura e nel rovesciamento della zolla di terra con uno strumento tradizionalmente utilizzato che è l’aratro. Un tempo direttamente manovrato dall’uomo, poi con l’aiuto degli animali, oggi munito di una trazione meccanica, l’aratro è costituito dal coltro che taglia verticalmente il terreno, dal vomere che lo taglia orizzontalmente e dal versoio che capovolge la zolla, rimuovendo e/o uccidendo le erbe infestanti e garantendo un letto di semina sufficientemente umido per la germinazione dei semi. (wikipedia) Le riprese sono state effettuate da Carlo Zaccaria