scuola

Concorso per dirigenti scolastici – A prevalere sono le concorrenti donne

Se c’è un settore dove le quote rosa non patiscono discriminazioni è quello della scuola e in futuro lo sarà sempre di più. Fino ad ora erano le cattedre ad essere tinte di rosa in futuro, si prevede, saranno anche le dirigenze. Lo scrive Tuttoscuola.com che ha analizzato i partecipanti al concorso per dirigente: “saranno soprattutto le donne a prendere in mano le redini delle istituzioni scolastiche. Tanto che le donne, che dieci anni fa rappresentavano meno del 40% dei dirigenti scolastici, saranno presto più del 70%.

Se, infatti, le percentuali dei candidati del gentil sesso che hanno superato la preselezione saranno confermate nelle prove scritte e nel colloquio finale, risultando alla fine vincitrici del concorso, avremo il 72,3% di donne capo d’istituto.

Tra i 9.111 candidati risultati idonei al termine delle correzioni degli elaborati delle prove selettive, le donne sono risultate in netta prevalenza rispetto agli uomini: 6.586 contro 2.525.

Per anni si diceva: le scuole? un mondo di donne (insegnanti) guidate da uomini (presidi). Ora sembra proprio di no.

Dieci anni fa, nel 2001-02, tra i dirigenti scolastici le donne non raggiungevano il 40% (esattamente il 38,6%) e negli istituti superiori c’era soltanto una donna ogni quattro dirigenti.

Nelle regioni meridionali, dove la presenza maschile era piuttosto marcata anche tra i docenti (soprattutto negli istituti superiori), i dirigenti scolastici uomini erano complessivamente due su tre con le donne presidi in netta minoranza.

A guardare ora l’incidenza femminile degli ammessi al concorso di quelle regioni meridionali sembra quasi finito un’epoca, perché la percentuale di donne ammesse alle prove scritte sfiora il 75% (tre donne su quattro candidati idonei), ipotecando così la colorazione rosa di quelle presidenze che da sempre erano state il regno incontrastato dei presidi maschi.

Nelle Isole la presenza femminile tra i candidati idonei sfiora il 70%.

Risulta in lieve controtendenza la situazione degli ammessi nelle regioni settentrionali, un’area che, come è noto, vede la presenza maschile tra i docenti molto ridotta. Al Nord i candidati maschi, se pur di poco, hanno raggiunto percentuali di ammissione più elevate dei candidati maschi di altri territori.