Coordinamento Lavoratori della scuola di Milano – In lotta da tre settimane
Dalla prima settimana di settembre, noi insegnanti precari di Milano, siamo in agitazione per “strappare”, anche in quest’anno scolastico, una nomina e “scansare” così, ancora una volta, la scure dei tagli che la Gelmini e il Governo Berlusconi fanno pendere sulla nostra testa da ormai più di tre anni.
Durante queste tre settimane, con le nostre proteste e i ripetuti presidi, abbiamo ottenuto molto:
1) prima di tutto far rigettare la famigerata circolare n.9457 del 2 settembre, emanata dall’Ufficio Scolastico Regionale, che tentava di affidare gran parte delle nomine, su tutte le classi di concorso, ai Dirigenti Scolastici, in spregio ad ogni procedura pubblica e trasparente. In tal modo, le nomine da parte delle Scuole polo sono continuate oltre il 10 settembre.
2) Abbiamo fatto esplodere, ancora una volta, lo scandalo della mancanza di insegnanti di sostegno e di tutte le altre discipline nelle scuole milanesi, già sull’orlo del default didattico, e la nostra pressione ha contribuito in maniera importante a sbloccare l’assegnazione di cattedre in deroga sul sostegno (il cui numero è ancora molto al disotto anche delle richieste fatte da ogni singola scuola) e a far riapparire cattedre e spezzoni “fantasma” che i Dirigenti scolastici non comunicano, favorendo operazioni di assegnazione fuori regola, fuori graduatoria e clientelari.
3) Siamo riusciti, infine, a ricostruire una buona pratica di auto-organizzazione e di iniziativa collettiva e coordinata, che ha avuto l’effetto, attraverso incontri ufficiali con i massimi dirigenti dell’Amministrazione, presidi e dichiarazioni ai media, di mettere sotto pressione e in seria difficoltà l’Ufficio Scolastico Provinciale (ne è dimostrazione l’intimidatoria e confusa nota del Provveditore, Giuseppe Petralia, ai Dirigenti scolastici di martedì 20 settembre) e di obbligarlo a dare delle risposte concrete alle richieste avanzate dai precari.
Tuttavia non possiamo accontentarci di questi risultati parziali, né smettere di organizzarci e protestare in piazza appena intascata la sospirata nomina. La scure dei tagli pende sempre sulla nostra testa e quel che si semina o non si semina quest’anno si raccoglie l’anno prossimo.
La pressione organizzata e arrabbiata degli insegnanti precari ancora senza nomina, ha permesso mercoledì scorso di ottenere un incontro con il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per lunedì 26 alle ore 16. Il dott. Colosio in questi suoi due anni di incarico si è distinto come un implacabile esecutore dei tagli nella regione Lombardia, uno zelante demolitore dell’Amministrazione (quella scolastica), che lui stesso presiede, e un grato favoreggiatore dei progetti portati avanti dai suoi padrini politici della Giunta regionale, di finanziamento delle scuole private vicine a CL e di regionalizzazione dell’istruzione pubblica.
Ma il Direttore scolastico regionale è anche colui che può autorizzare e finanziare tutte le cattedre in deroga di sostegno che servono alle scuole, ha la competenza per decidere lo smembramento di classi sovraffollate, ha i poteri per autorizzare deroghe favorevoli ai POF presentati da ogni Istituto scolastico permettendo così di aumentare il numero di ore settimanali di lezione o il numero di ore di ciacun insegnamento e può imporre ai Dirigenti scolastici una stretta sulle cattedre over 18 ore e un ritorno a operazioni di nomina pubbliche per tutte le disponibilità esistenti, più trasparenti e regolari di quelle degli ultimi anni.
Per questo motivo, noi precari, abbiamo chiesto l’incontro direttamente al dott. Colosio, e sempre per questo, insieme agli insegnanti di ruolo e agli ATA, agli studenti, ai genitori e a tutti coloro che amano la scuola pubblica, dobbiamo continuare ad esercitare la nostra pressione e a manifestare la nostra rabbia e indignazione.
PIU’ FINANZIAMENTI ALLA SCUOLA PUBBLICA, PER ASSUMERE I PRECARI E GARANTIRE QUALITA’ E SICUREZZA, NON UN EURO ALLE SCUOLE PRIVATE.
Ci troviamo tutte e tutti:
LUNEDI 26 SETTEMBRE ORE 15.30
USR MILANO, VIA RIPAMONTI 85
E’ indispensabile continuare a partecipare e ad essere in tanti anche questa volta, per dimostrare la nostra forza e la nostra determinazione a non fermarci, a non accontentarci e ad andare avanti.
Facciamo ancora una volta appello a tutti i docenti precari, ai lavoratori della scuola, agli studenti e ai genitori a unirsi in questa lotta per la dignità, per il diritto al lavoro e per garantire una scuola pubblica di qualità e per tutti.
Le richieste che presenteremo al dott. Colosio lunedì:
1) rispetto delle dichiarazioni fatte, mercoledì scorso, dal Direttore provinciale Giuseppe Petralia in merito alla pubblicazione di almeno 200 nuove disponibilità in deroga su cattedre di sostegno e di nuove convocazioni pubbliche e trasparenti;
2) dare una risposta concreta e urgente alla drammatica situazione che si sta vivendo nelle scuole di ogni ordine e grado sul sostegno, ripristinando, nelle scuole milanesi, il rapporto di 1 docente di sostegno ogni 2 alunni diversamente abili, eliminato dal ministro Gelmini e la copertura delle disabilità gravi in base all’effettivo bisogno, attraverso un adeguato e sufficiente numero di cattedre in deroga;
3) al fine di dare risposte concrete all’emergenza lavoro, attuale e futura, di tanti insegnanti e ATA precari, che a causa dei tagli rischiano di essere per sempre espulsi dalla scuola pubblica, esigiamo le seguenti misure:
a) concedere deroghe sul numero totale di ore settimanale e per singola disciplina negli Istituti scolastici che ne facciano richiesta nel POF;
b) esortare i DS a non dare più cattedre e accorpamenti superiori alle 18 ore;
c) consentire l’ assegnazione di tutte le disponibilità (anche gli spezzoni pari o inferiori a 6 ore) attraverso convocazione pubblica e trasparente da parte dell’USP;
4) smembrare le classi sovraffollate con più di 25 alunni e rispettare il limite massimo di 20 alunni per classi in presenza di ragazzi diversamente abili, per esigenze di sicurezza e per garantire una didattica e un integrazione efficaci e di qualità;
5) consentire l’apertura di uno sportello di vigilanza presso l’USP/USR, a carattere permanente, dove denunciare tutte le emergenze, le inadempienze e le irregolarità nella comunicazione delle disponibilità e nelle procedure di nomina;
6) Programmare immediatamente l’assunzione di un numero adeguato di personale amministrativo presso l’USP e USR al fine di procedere a tutte le funzioni di nomine, gestione e vigilanza a cui questi uffici sono preposti nel corso dell’anno scolastico, in maniera efficiente e in tempi ridotti e certi.
Grazie
Coordinamento Lavoratori della scuola di Milano