Il problema dei piatti tipici è che sono stati banalizzati
Ecco arrivare sul blog barbabietola la risposta di Matteo Scibilia ai rilievi della Coldiretti, ripresi su Avvenire, secondo cui i piatti tipici sarebbero in disuso: “Non sono per nulla d’accordo: l’ossobuco con purè, la trippa con il foiolo, il risotto giallo, il risotto con la vera luganega sono i piatti piu richiesti dagli italiani e sopratutto dagli stranieri”. Il vero problema è la qualità delle materie prime – spiega Scibilia – e a Milano città molti fanno la costoletta alla Milanese con il maiale senza specificarlo. “Una buona costoletta di vitello non puo costare meno di 25 euro a porzione” avverte Scibilia. “Il vero problema dei piatti tipici – continua Scibilia – è che sono stati banalizzati, basti pensare ad una buona bresaola valtellinese, quella buona di manzo italiano costa, ma quella fatta con carne sudamericana costa molto meno; non è tutto qui, perchè se fosse stagionata bene, secondo i criteri della tradizione sarebbe ottima anch’essa, ma ormai le camere di stagionatura non conoscono l’aria delle alpi valtellinesi. Questo è il vero problema, i piatti tipici hanno bisogno di materie prime vere del territorio e di una fantastica conoscenza di cucina. Chiudo dicendo, primo: quanti cuochi veri italiani ci sono nelle nostre cucine, secondo che un conto è fare un piatto di spaghetti al pomodoro con i sughi già pronti e con la pasta industriale, un conto farla con una pasta artigianale un pomodoro fresco, o un pelato certificato italiano, un olio d’oliva extravergine vero, e una grattata di grana padano, a me piace così, poi voglio vedere il piatto tipico cosa dice”. Voi che ne pensate?
via Club di Papillon