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Meritocrazia – il governo mostra i muscoli (flaccidi?)

La sperimentazione sulla (de)meritocrazia è stata sonoramente bocciata in quasi tutte le scuole nelle quali è stata proposta. A Torino, ad esempio, ha aderito un solo Istituto. Adesso, come anticipavamo, arrivano le forzature. Da qualche giorno, infatti, circola un testo privo di data ma già firmato da Brunetta (delegato da Berlusconi), Tremonti e Gelmini, del Dpcm previsto dall’art. 74 comma 4 DLgs 150/2009 sui limiti e le modalità di applicazione nella Scuola della “misurazione, valutazione e trasparenza della performance” delle strutture e dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni e della conseguente attribuzione di “merito e premi“.

Il Dpcm non è comunque applicabile perché tutto il meccanismo dipende da un “Sistema di misurazione e valutazione della performance” (art. 5) “con il quale verranno individuati le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e valutazione della performance, nonché le modalità di monitoraggio e verifica dell’andamento della performance”.

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