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Scuola – Domani appuntamento al Senato per manifestare contro i tagli


”La Legge Finanziaria per il 2011, ora denominata ‘legge di stabilita” e in discussione al Senato dopo l’approvazione alla Camera, prosegue il massacro della scuola pubblica”. Lo sottolinea il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi, annunciando una manifestazione che, ”in collegamento e sintonia con le iniziative di protesta degli studenti e ricercatori contro la ‘riforma’ Gelmini dell’Universita’, che andra’ in votazione alla Camera lo stesso giorno”, si svolgera’ davanti al Senato (piazza Navona – Corsia Agonale) domani, alle ore 17, a cui sono invitati ”i docenti ed Ata delle scuole romane, i genitori, gli studenti e i cittadini per chiedere, oltre alla cancellazione dei tagli e la restituzione integrale di scatti di anzianita’ e contratti, che, nel passaggio in Aula, vengano reintrodotti i 103 milioni per la gratuita’ dei libri di testo nelle elementari e cancellato l’aumento del finanziamento anticostituzionale alle scuole private”.

”Dopo l’estremo immiserimento imposto all’istruzione pubblica con il taglio triennale di circa 140 mila posti di lavoro docente ed Ata – evidenzia Bernocchi – l’espulsione in massa dei precari e la drastica cancellazione di materie, scuole, classi, dopo il blocco dei contratti e degli scatti di anzianita’, ora, utilizzando la breccia aperta nel 2000 da Berlinguer e dal centrosinistra con la ‘legge di Parita”, la Finanziaria aumenta di 245 milioni le risorse alle scuole private che vengano quasi raddoppiate, raggiungendo cosi’ i 526 milioni annui di finanziamento statale. E’ bastata una telefonata da Seul del Ministro Tremonti perche’ la cordata di deputati del Pdl ottenesse che i 150 milioni gia’ previsti aumentassero agli attuali 245. Le ultime Finanziarie del centrodestra e centrosinistra hanno inoltre tagliato lo stanziamento per il pagamento delle supplenze (sceso del 72% in 6 anni), per il funzionamento amministrativo e didattico (si e’ passati da 823 milioni a 350 in tre anni), mentre le risorse per l’aggiornamento del personale si sono ridotte dai 33 milioni agli attuali 8 milioni, meno di 8 euro a testa l’anno. Cosi’, questo anno scolastico lo Stato spendera’ per ogni studente (900 mila) delle scuole private 580 euro mentre per gli 8 milioni di studenti della scuola pubblica si arriva a 75 euro, sommando spese di funzionamento e per le supplenze”.

Infine, conclude il portavoce dei Cobas, ”la ‘legge di stabilita” taglia 103 milioni del bilancio MIUR, finora serviti per la gratuita’ dei libri di testo della scuola elementare, e passati in un capitolo (di 350 milioni) denominato ”interventi di carattere sociale” destinato anche al pagamento di 27.000 LSU (Lavoratori Socialmente Utili) che garantiscono la pulizia in 3.500 scuole e il cui costo e’ stato nel 2010 di 370 milioni, che assorbirebbero del tutto il capitolo di bilancio. Dunque, se in Aula dovesse passare il taglio, la Finanziaria cancellerebbe per sempre la somma destinata specificatamente all’acquisto dei libri per i bambini delle elementari”(ASCA).