Il 24 novembre la ReteLST in audizione presso la VII commissione permanente dell’Istruzione del Senato della Repubblica Italiana
Il lavoro serio svolto in questi anni con il Coordinamento ITP ci ha permesso di diventare un assoluto punto di riferimento sia per l’intera categoria sia per le istituzioni di riferimento.
Da anni siamo impegnati ad evidenziare le mostruosità controriformatori proposte ora da questo ora da quell’altro governo, allo stesso tempo abbiamo avanzato proposte logiche e risolutrici a favore della didattica in generale e in particolare di quella laboratoriale.
Questo impegno già in passato ci ha portati ad un confronto serio e costruttivo con i tecnici del Ministero della Pubblica Istruzione con loro abbiamo avidenziato alcune ombre relative appunto alla riforma della scuola.
Il 24 novembre la ReteLST, voluta e costruita dall’amico Gaetano Passarelli, sarà in audizione resso la VII commissione permanente dell’Istruzione del Senato della Repubblica Italiana. In questa sede oltre ad avere facoltà di parola, fornirà un documento scritto dove saranno evidenziati i punti di forza dell’attività laboratoriale.
Di seguito pubblichiamo l’email piena di entusiasmo che ci ha inviato Gaetano Passarelli
Stava per cominciare l’ora di ricevimento settimanale con i genitori, quando ho ricevuto la telefonata.
Proveniva dalla segreteria dell’ufficio di presidenza della VII commissione permanente dell’Istruzione pubblica del Senato della Repubblica Italiana (l’ho scritta tutta di filato perche’ fa proprio un bell’effetto 🙂 )
Nella telefonata mi si anticipava che, in rappresentanza della ReteLST, sarei stato invitato in audizione presso la commissione istruzione del Senato, piazza Madama, Roma (sono arrivato in ritardo al ricevimento 🙂 ). L’udizione e’ prevista per la giornata del 24 novembre prossimo.
Si potra’ produrre anche una memoria scritta, che verra’ allegata agli atti dei lavori della commissione.
Avro’ qualche minuto per esporla oralmente (nei punti salienti) e poi seguiranno eventuali domande da parte dei componenti la commissione (le senatrici ed i senatori che trovate nell’elenco seguente: http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Commissioni/0-00007.htm ).
L’occasione e’ unica. Forse irripetibile. Dovremo quindi cercare di ottenere il massimo risultato possibile.
Intanto rappresenta un riconoscimento del nostro lavoro e del movimento della ReteLST, nato spontaneamente nelle scuole e che in poco tempo ha saputo -evidentemente- guadagnarsi credibilita’ anche a livello istituzionale.
In quella sede, poi, avremo la possibilita’ di far conoscere alla commissione (che e’ chiamata ad esprimere il parere sui regolamenti di riassetto dell’istruzione, prima dell’approvazione in consiglio dei ministri), quale enorme patrimonio rappresenti per il Paese il Liceo Scientifico Tecnologico cosi’ come viene fatto negli Istituti Tecnici.
Dovranno capire, oltre ogni ragionevole dubbio, che l’opzione scientifico-tecnologica, prevista dai nuovi ordinamenti ministeriali, non ha nulla a che spartire con l’eccellenza rappresentata dagli attuali LST degli IT.
Un modello di scuola eccellente che, in poche settimane, coinvolse oltre 6000 persone, dai genitori agli accademici, nella sottoscrizione (convinta ed entusiastica, come dimostrano i commenti lasciati) del documento in cui si chiedeva di valorizzare ed estendere questo modello didattico educativo al resto del panorama scolastico italiano.
http://www.coordinamentoitp.it/doc/res_lst.htm
I punti di forza di questo modello li conosciamo, sono tutti scritti in quel documento.
http://www.coordinamentoitp.it/doc/doc_LST.pdf
Ora li faremo conoscere anche ai nostri rappresentanti istituzionali piu’ autorevoli.
Quando lanciammo la raccolta di firme (era soltanto il mese di marzo!), non c’era traccia del LST nelle bozze degli ordinamenti previsti dalla manovra di riordino del Ministro Gelmini.
Sappiamo tutti com’e’ andata.
Cio’ che pareva impossibile, poco alla volta ha cominciato a prendere forma.
Il ministero ha riformulato i regolamenti, aprendo la possibilita’ di attivare l’opzione ST.
Leggendo ora le carte (vedi la relazione tecnica sugli Istituti Tecnici), si capisce che hanno chiaramente pensato al LST degli Istituti Tecnici, quando hanno rimesso mano all’ordinamento.
Bene, gliene va dato atto. E’ stato un gesto nella giusta direzione.
Peccato solo che non abbiano avuto il coraggio di compierlo fino in fondo.
Per avere un Liceo che possa *davvero* (come sosteneva il gruppo di lavoro presieduto da Luigi Berlinguer) definirsi scientifico, occorre infatti che si insegnino le scienze in modo *davvero* sperimentale (e’ ormai finito il tempo, riprendendo una frase non mia, di “tentare di infilare nella testa degli allievi risposte a domande che essi non si sarebbero mai posti”).
Come fare cio’, e’ ormai indicato praticamente in qualunque documento, sia ministeriale, sia comunitario: occorre puntare sull’apprendimento basato sull’indagine.
Questo si riesce a fare se si hanno a disposizione un congruo numero di ore, laboratori attrezzati e docenti di laboratorio[1].
E questa e’, *qui ed ora*, l’esperienza dell’attuale LST degli IT. I frutti di questa esperienza, sono sotto gli occhi di tutti.
Noi lo sappiamo; dal 24 novembre, lo sapranno anche al Senato della Repubblica 🙂
Gaetano Passarelli