le mele dell'etna
arte e cultura

L’ottobrata zafferanese? Un ricco appuntamento enogastronomico siciliano

le mele dell'etnaL’ottobrata zafferanese è arte, artigianato, cultura, folklore, musica, natura, tipicità, sapori e profumi

 

Quale altro evento enogastronomico italiano ti offre ciò che offre l’ottobrata zafferanese? Pochi altri. L’evento meriterebbe la stessa visibilità (e dignità) degli altri eventi più blasonati, peccato che i media nazionali non ne parlano e pure l’edizione del 2016 è già la trentottesima.

 

Da ben 38 anni il comune di Zafferana Etnea (CT) si trasforma in un appuntamento che coinvolge l’intera Sicilia. Le vie della cittadina diventano una fiera di sapori tipici, ma anche di profumi inebrianti e di colori. Va in scena il meglio di questo angolo di Sicilia dove il Vulcano la fa da padrone e i suoi frutti occupano un posto di rilievo.

 

Quella di Zafferana Etnea è forse la più grande Mostra Mercato isolana. Le domeniche del mese di ottobre diventano un appuntamento irrinunciabile. Ogni domenica ha il suo leite motiv.

 

Quest’anno le domeniche del gusto sono state dedicate al miele, che nel territorio se ne produce parecchio e di ottima qualità, alle mele dell’Etna, piccole ma profumatissime e gustose per arrivare alle castagne, prodotto tipico di stagione.

 

Le vie della cittadina zafferanese, trasformate in fiera enogastronomica, si può degustare ogni ben di Dio: dai salumi ai formaggi tipici, alla carne di cavallo cotta alla brace, alla “scacciata” ripiena con funghi, salsiccia e caciocavallo, alle gustose cipollate, al saporitissimo “pani cunzatu” e perchè no fino ad arrivare ad una gustosissima porchetta.

 

Che dire della pasticceria? Le maestranze locali riempiono gli stands di vere e proprie opere d’arte. La fanno da padrone gli “Iris”, una sorta di “brioscia” ripriena di crema, di crema al cioccolato, al pistacchio, alla ricotta e poi fritta.

 

Si ha anche la possibilità di degustare i frutti antichi che rischiano di scomparire come i sorbi e la mela cotogna.

 

 

Presente ogno anno anche la locale scuola Alberghiera che con i docenti di sala e di cucina preparano succulente pientanze con il prodotti tipici del territorio. Ho avuto il piacere di degustare un risotto davvero squisito e ho chiesto ai colleghi ITP, peraltro sempre in prima linea a dare un tocco istituzionale alla kermesse, di svelarmi la ricetta.