E venne il tempo delle scuse ai meridionali.
Com’è noto nel panorama politico italiano, è nato il terzo polo, composto dalle forze autonomiste presenti nel nostro Paese, a darne il via è stato l’accordo raggiunto tra la Lega nord e l’Mpa di Raffaele Lombardo. Il nuovo soggetto politico vede assieme il diavolo e l’acqua santa, i leghisti, da sempre sui loro manifesti non hanno lesinato accuse e punzecchiature alla gente del sud, li hanno apostrofati in tutte le maniere. Era una chiara strategia politica, quella di adottare luoghi comuni lontanissima dalla realtà, per attecchire verso l’elettore tipo: gran lavoratore, sostanzialmente qualunquista e talvolta anche ignorante. Gli slogan più comuni e a volte ridicoli della Lega hanno fatto la storia, uno su tutti: la Lega ce l’ha duro! La gente del sud, costretta a soffrire due volte, una per aver lasciato i meravigliosi luoghi di origine, pieni di sole, paesaggi da sogno, calore umano, dove si respira aria sana, e l’altra per subire l’ignoranza, il qualunquismo e il razzismo di qualche deficiente che la mattina si sveglia e augura buona padania a tutti. Per fortuna la percentuale è irrisoria, i veri abitanti del nord hanno dimostrato gran solidarietà, affetto e umanità verso chi si recava al nord in cerca di un lavoro da svolgere onestamente. I pregiudizi, come si sa, fanno parte di quella mentalità chiusa che deriva da una scarsa propensione al confronto con una cultura e realtà diversa. Oggi questi seguaci della Lega, sicuramente, si sentiranno disorientati dalle scelte fatte dai loro condottieri che in questi anni hanno estremizzato il rapporto con il sud, forse finalmente capiranno che gli slogan servirono a far presa su di loro e a derubargli il loro consenso. Uno di questi condottieri, Calderoli, ospite in Sicilia per chiudere l’accordo con il Movimento di Lombardo ha buttato giù la maschera e ha pronunciato, anche se tardivamente, quelle parole che da molto tempo la gente del sud si aspettava: «Chiedo scusa per gli atteggiamenti razzisti che qualcuno al Nord può avere avuto. Ora, però, con gli autonomisti di Lombardo, anche con un terzo polo, possiamo lavorare insieme per il Sud». Immagino già la faccia dell’elettore “tipo” padano, dopo aver appreso delle scuse del loro condottiero!